“Insoddisfacente”, è il bollo che l’opposizione di centrodestra in Consiglio regionale ha messo sull’ultima Finanziaria della legislatura guidata dal centrosinistra. Ad attaccare per prima è Alessandra Zedda, capogruppo di Forza Italia ed ex assessore regionale della Programmazione: “È una manovra senz’anima, gli unici interventi interessanti sono il frutto delle proposte dell’opposizione”, sostiene Zedda. “La manovra non tiene conto del turismo, vero motore di sviluppo della nostra Isola, ed è acerba in materia di sanità e lavoro”. Inoltre, avverte, “sarà impugnata perché non sono riconosciuti i 285 milioni in quota accantonamenti”. Per Paolo Truzzu (FdI) non è l’unico motivo per il quale sarà impugnata: “Le Regioni per due volte di seguito in stato di disavanzo come la nostra non possono finanziare le opere pluriennali, e questa manovra lo fa”. Ad ogni modo, “la sensazione è quella di un lavaggio di coscienza collettivo che consentirà a tutti di fare la campagna elettorale”. Il presidente del gruppo dei Riformatori, Attilio Dedoni, parla di una manovra “senza un percorso ben definito e una reale proiezione sul futuro e che non combatte minimamente il fenomeno dello spopolamento”. Contro le “mancette” si scaglia infine Paolo Dessì (Psd’Az): “Sono davvero troppe”. Un’unica nota positiva: il pacchetto artigianato. Ma, conclude l’esponente sardista, “un ruolo fondamentale ha avuto la commissione speciale creata ad hoc, non la Giunta”.
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