Liste Pd: Soru, Cabras e Fadda alleati contro le candidature renziane

Dopo quasi una settimana di trattative, si spacca la commissione elettorale del Pd che avrebbe dovuto decidere le candidature in Sardegna per le Politiche del 4 marzo (leggi qui): i sette componenti si sono divisi e il segretario regionale Giuseppe Luigi Cucca è stato messo in minoranza dai popolari-riformisti dell’area Cabras-Fadda e dai soriani.

La prova della rottura è scritta in una lettera con quattro firme in calce: per l’area Fadda-Cabras ecco i nomi di Cesare Moriconi e Pietro Morittu, i quali hanno sottoscritto la missiva insieme ai due componenti soriani della commissione, Eliseo Secci e Tore Sanna. Destinatari i vertici nazionali del partito: dal segretario Matteo Renzi al vice Lorenzo Guerini passando per il presidente Matteo Orfini.

“La commissione elettorale regionale, riunita nella sede di viale Regina Margherita a Cagliari martedì 23 gennaio 2018, dopo un ampio confronto sviluppatosi anche a seguito degli incontri del 21 e 22 gennaio – si legge – non è riuscita a condividere una soluzione unitaria sulle candidature da inviare alla Direzione nazionale, ai sensi del regolamento previsto per le elezioni Politiche del 2018”. Quindi la fotografia della situazione: “Siro Marroccu e Antonio Biancu (sono i renziani della commissione, cioè la corrente di Cucca) hanno rappresentato la loro posizione – è scritto ancora – sostenendo il compito dell’organismo interno fosse esclusivamente l’indicazione di una rosa di nomi, senza definizione di alcuna priorità. Di diverso avviso, invece, Moriconi, Morittu, Sanna e Secci, secondo i quali il compito della Commissione doveva essere l’articolazione di una proposta in grado di rappresentare, nella composizione delle liste, tutto il partito, in proporzione ai risultati conseguiti dalle singole liste nei congressi regionale e nazionale”.

È nella Direzione regionale di due giovedì fa che il Pd aveva deciso di risolvere la questione delle candidature affidando la scelta a un organismo interno. Questo perché sono solo tre i seggi sicuri che i sondaggi attribuiscono ai dem isolani. La soluzione era quindi quella di indicare un nome per ciascuna delle tre componenti. Ma i renziani ne hanno fatti due, con lo stesso Cucca che correrebbe nel collegio plurinominale del Senato e con il consigliere regionale Gavino Manca, dato in corsa sul proporzionale della Camera nella circoscrizione del Nord Sardegna.

I renziani sardi dell’area Cucca, proprio per via del legame stretto con i vertici nazionali, hanno tutto l’interesse a che sia Roma a decidere le liste. Perché così sia il segretario regionale che Manca avrebbero buone possibilità di vedersi confermare la loro candidatura. Ma contro questa ipotesi si sono messi di traverso i popolari-riformisti e i soriani che, con la lettera a Renzi, hanno rotto l’alleanza delle primarie di aprile 2017: nove mesi fa Cucca è stato eletto anche coi voti dell’area Cabras-Fadda, mentre la componente dell’eurodeputato scelse di correre da sola, finendo poi all’opposizione dopo il congresso.

La missiva diretta al Nazareno si conclude così: “I commissari Moriconi, Morittu, Sanna e Secci ritengono urgente la necessità della immediata riunione della Direzione regionale per meglio spiegare questo esito dei lavori della Commissione elettorale e alle cui deliberazioni il segretario sardo dovrà attenersi nel riferire agli organi nazionali”. Se infatti Cucca e Manca ottenessero la candidatura, la componente sarda dei renziani avrebbe due seggi sicuri, mentre l’area Fadda-Cabras o quella soriana rimarrebbero senza rappresentanza in Parlamento.

Al. Car.
(@alessacart on Twitter)

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