Lista Leu chiusa. Ma senza civatiani: in corsa solo Mdp-Art1 e Sinistra italiana

I Leu sardi chiudono la rosa delle candidature, ma perdono un pezzo in seguito alla decisione del tavolo nazionale di assegnare all’emiliano Claudio Grassi il posto da capolista alla Camera, nel collegio Centro-Sud: dalla partita elettorale si sono completamente tirati fuori i civatiani dell’Isola che in quota Possibile non hanno indicato nomi. La decisione era nell’aria dopo la scelta del segretario regionale Thomas Castangia di ritirare la propria candidatura (leggi qui), ma è diventata ufficiale solo adesso che si conoscono le liste. Alla fine la squadra sarà formata solo da Mdp-Art1 e dai rappresentanti di Sinistra italiana (Si). Alla campagna elettorale parteciperà, a differenza di quanto sembrava inizialmente, anche il deputato uscente Michele Piras, benché l’ex Sel di Mdp si sia ugualmente tirato fuori dai giochi rinunciando alla candidatura.

Cominciando dai candidati della Camera, dietro Claudio Grassi, nel collegio plurinominale del Centro-Sud (Cagliari, Medio Campidano, Carbonias-Iglesias e Oristano) c’è la sulcitana Elisa Macrì, ex Sel. Candidatura di servizio, in terza posizione, per il consigliere regionale ex Sel, Luca Pizzuto, passato con Mdp-Art1. Il quarto nome in lista è Erica Floris, ex consigliera regionale delle Pari opportunità.

Nella circoscrizione Centro-Nord (Nuoro, Ogliastra, Sassari e Olbia), la capolista è Antonella Chirigoni, ex consigliere provinciale di Sassari. Segue Andrea Lai, segretario cittadino di Mdp-Art1 a Sassari. In terza posizione c’è di nuovo Erica Floris. Il quarto è l’algherese Danilo Idda.

Questi i sei candidati nei collegi uninominali per Montecitorio: a Cagliari corre Roberto Mirasola, coordinatore cittadino di Sinistra italiana; nel Sulcis ancora il consigliere regionale Luca Pizzuto; a Oristano Peppe Garau, ex sindaco di Sardara; a Nuoro ancora un ex primo cittadino, Mario Zidda; a Sassari ancora Antonella Chirigoni; in Gallura Franco Dore, sindacalista della Cgil.

Nel collegio unico regionale per il Senato, la candidatura l’ha accettata Yuri Marcialis che, in un lungo post su Facebook, ha spiegato questa mattina le ragioni della scelta. Dietro di lui, Maria Agostina Cabiddu, ogliastrina e docente universitaria a Milano. Terza posizione per Domenico Cabula, ex segretario provinciale dei Ds nel Nuorese. La quarta è Antonia Angela Puggioni.

Infine nei tre collegi uninominali di Palazzo Madama, al Sud (Cagliari, Sulcis e Medio Campidano) corre sempre Yuri Marcialis; al Centro (Oristano, Nuoro e Ogliastra) la candidata è nuovamente Maria Agostina Cabiddu; al Nord si presenterà agli elettori l’ex sindaco di Mores, Domenico Serra.

Dal parlamentare uscente Michele Piras è arrivata una nota a sottolineare il proprio contributo durante la campagna elettorale. “A queste elezioni politiche – si legge – sosterrò la sinistra, come ho sempre fatto. E sosterrò Liberi e Uguali, nonostante gli imperdonabili errori commessi dal gruppo dirigente nazionale. Lo farò perché è la sinistra che dobbiamo ricostruire in questo Paese, augurandoci che mai più responsabilità, valori e principi debbano correre su binari paralleli. Credo si debbano trovare i percorsi insieme, per costruire in futuro un soggetto politico compiuto, unitario, innovativo e attrattivo, capace di dare risposte concrete ai sardi, per risollevarne la condizione sociale”.

Piras ha scritto ancora: “A questa terra serve lavoro, reddito e speranza. Ai giovani e ai disoccupati serve una classe politica forte, capace di costruire, per loro e con loro, un futuro che valga la pena di essere vissuto. A Yuri Marcialis, capolista al Senato, a tutti i candidati e le candidate realmente espressione di questa terra, auguro di vivere l’esperienza straordinaria che ho vissuto io a Roma, di battersi fino all’ultimo respiro per una nuova stagione di diritti e libertà per tutti. In campagna elettorale ci sarò e farò il mio dovere, come ritengo di aver sempre fatto, con qualche pregio e tanti difetti, anche quando le condizioni si sono rivelate avverse ed anche quando ci è stata chiesta – come avviene oggi – una unilaterale assunzione di responsabilità”!. (al. car.)

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