Lirico, duro attacco del Pd alla Sovrintendente: “Spocci vada via”

“Invitiamo la dott.ssa Spocci ad un atto di responsabilità, prendendo atto dei gravi problemi che fino ad oggi ha avuto nella gestione e rassegnando le proprie dimissioni da sovrintendente al più presto, nell’interesse della Fondazione Teatro Lirico. È il momento di ridare slancio al Teatro Lirico di Cagliari”. Non usano certo giri di parole il capogruppo del Pd in consiglio comunale a Cagliari Davide Carta e il segretario cittadino Nicola Montaldo: la sovrintendente nominata dal sindaco Massimo Zedda deve levare le tende. E questo perché, secondo Carta e Montaldo, “la dott.ssa Angela Spocci sta dando una prova non certamente all’altezza delle aspettative del curriculum vitae presentato. Il Sovrintendente ha inanellato una serie di scelte sbagliate: ha esordito con l’assurda decisione di procedere alla rescissione del contratto del Direttore degli allestimenti scenici adducendo giustificazioni di contenimento della spesa, non compatibili con l’onerosità del contratto in essere. Trascorso appena qualche giorno ha conferito un incarico, assai più oneroso e di durata pluriennale, per lo stesso profilo professionale, senza le clausole rescissorie presenti nel contratto precedente; ha adottato un comportamento conflittuale con il personale e con i rappresentanti sindacali. Ha proceduto ad incontri irrituali con il personale, nel corso dei quali ha messo in evidenza le scarse doti di leadership e di equilibrio, dimostrando di non avere alcuna contezza del Contratto collettivo di lavoro e di quanto in esso previsto in merito alle relazioni sindacali; ha presentato con colpevole ritardo la stagione Lirica a causa di una incapacità a contemperare programmazione artistica ed equilibri di bilancio”.

“Poiché la legge Bray impone il risanamento strutturale del bilancio entro il 2016, pena la liquidazione del Teatro – si legge ancora nella nota – è necessario non perdere ulteriormente tempo e fare le scelte più giuste nell’interesse della Fondazione. Bisogna ripartire da una gestione manageriale efficiente ed efficace, dalla certezze delle risorse, da una gestione attenta ai costi ed all’equilibrio del bilancio ed al risanamento dei debiti pregressi. Questo si può fare solo definendo un disegno comune tra tutti i soggetti istituzionali. Il Sindaco ed il Consiglio di indirizzo devono in ogni caso spingere in questa direzione, perché non si perda ulteriore tempo verso una gestione rinnovata del teatro”.

Il capogruppo e il segretario cittadino tracciano anche un possibile percorso per il dopo-Spocci. “Evidentemente sarà necessario trovare una figura manageriale, non necessariamente con profilo artistico (ed in tal senso sarebbe opportuna una modifica della legge Bray), all’altezza del compito difficile e che sappia garantire qualità e quantità della produzione artistica, mantenendo i fondamentali equilibri di bilancio. Nell’interesse prima di tutto del Teatro, del mantenimento dei posti di lavoro, della qualità della produzione artistica e culturale non sono più ammissibili gestioni che accrescano il debito. Analogamente servirà una grande attenzione al risanamento dei debiti, che stanno lievitando per interessi legali e di mora: ci sono troppe imprese e troppi artisti che ancora, dopo anni, attendono di essere pagati”.

Non manca una frecciata alla Regione. “Relativamente alle risorse va evidenziato che mentre il Comune di Cagliari ha mantenuto invariato negli anni passati il proprio contributo, tra i più alti in Italia, e quest’anno ha assegnato un contributo supplementare di 700mila euro (che si sommano agli ulteriori incrementi di risorse per la cultura 1,7 M€ per Capitale italiana della cultura e 150 k€ per integrazione dei contributi alle associazioni) per riallineare l’erogazione del finanziamento all’anno di competenza, la Regione Sardegna che aveva assegnato un prestito per il risanamento dei conti dei debiti pregressi del teatro, ha negli ultimi anni ridotto il finanziamento rendendo inefficace il prestito. Infine ci chiediamo dove siano finite le risorse per avviare le attività del Parco della Musica secondo l’accordo di programma già sottoscritto con la Regione per 6 milioni di euro, che non sono mai stati erogati. Il presidente della Fondazione (ovvero Zedda, ndr) deve attivarsi urgentemente per affrontare tale inaccettabile situazione: chiediamo un incontro urgente tra tutti i soci per definire insieme un obiettivo ed un percorso per ridare slancio al Teatro Lirico di Cagliari. Fare buona cultura e buona arte si può, si deve, nell’interesse della città, dell’isola e dei lavoratori del Teatro”.

 

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