Scontro in Consiglio regionale tra maggioranza e opposizione sulla legge che disciplina l’attività agrituristica nelle aziende agricole. Una norma che era stata fortemente contestata da Coldiretti e da Federalberghi e che era stata approvata a maggioranza in commissione Governo del territorio. Pomo della discordia la percentuale dei prodotti aziendali utilizzabili nella somministrazione di pasti: almeno il 35%. Non possono rappresentare meno dell’80% del totale, invece, i prodotti acquistati da imprese agricole sarde e i prodotti sardi identificati con marchio di qualità. Le associazioni e il centrodestra chiedono un aumento della percentuale dei prodotti aziendali. Secondo il presidente della commissione, Luigi Lotto (Pd), “tali limiti minimi sono stati introdotti allo scopo di legare l’attività di ristorazione alle produzioni dell’azienda, del territorio e dell’isola, lasciando però all’impresa agricola o ittica, la possibilità di approvvigionarsi, per non più del 20%, di prodotti di provenienza diversa in quanto indisponibili nel territorio regionale o per rispondere a specifiche esigenze sanitarie e di diete speciali”. Per Gianluigi Rubiu (Ap), la quota prevista “è sicuramente inadeguata e insufficiente al raggiungimento dell’obiettivo di complementarietà prefissato. Alla luce di tale aspetto, sentiti gli esercenti del settore, riteniamo inammissibile una percentuale inferiore al 50%”. Dopo il voto sul passaggio agli articoli (31 favorevoli e 21 astenuti, la minoranza) la discussione è stata aggiornata a domani alle 10.30 per permettere la presentazione degli emendamenti entro le 9.30, orario nel quale si riunirà la commissione competente.
Gli architetti sardi al neo-assessore Spanedda: “Serve una nuova e organica legge urbanistica”
“Facciamo gli auguri all’assessore e confidiamo che si possa aprire una collaborazione e un confronto continuativo e costante…