Prezzo del latte, trattativa a oltranza. Regione pronta a mettere dieci milioni

È ancora in corso il tavolo di filiera convocato dalla Giunta Pigliaru per cercare una soluzione per il crollo del prezzo del latte ovino pagato agli allevatori, nella settima giornata di proteste e mobilitazione dei pastori in tutta l’Isola. L’incontro va avanti dalle 16. Fuori dal palazzo della Regione in viale Trento si sono radunati centinaia di pastori, molti dei quali aspettano ancora l’esito del tavolo. Intanto emergono alcune indiscrezioni. La Regione sarebbe pronta a mettere a disposizione 10 milioni di euro attraverso la Sfirs, la sua finanziaria, da destinare al Progetto Qualità, un progetto avviato dal Consorzio di tutela del Pecorino romano insieme al Banco di Sardegna. Il progetto, già finanziato nelle scorse settimane con dieci milioni, cui si aggiungerebbero gli ulteriori dieci della Regione, ha l’obiettivo di ritirare dal mercato quasi 20 mila quintali di pecorino romano invenduto dai magazzini dei produttori. Lo scopo è alleggerire il mercato in modo da far risalire le quotazioni. Intanto le riserve acquistate si fanno invecchiare circa 20 mesi e scaduto il termine si re-immettono sul mercato. L’altro elemento che emerge è la possibilità di ancorare il prezzo del latte al Pecorino romano, in modo da poterne definire il prezzo. Le quotazioni sarebbero mensili sulla base del borsino della Camera di commercio di Milano.

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Intanto domani alle 15 è previsto al Viminale l’incontro tra il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini e tutti i soggetti interessati in relazione alle proteste per il latte in Sardegna. Sarà presente anche il ministro delle Politiche agricole Gian Marco Centinaio. Dopo un primo momento in cui sembrava che non fosse stata convocata al tavolo, il Viminale ha diffuso una nota precisando che tra gli invitati all’incontro c’è anche la Regione, che sarà rappresentata dall’assessore all’Agricoltura Pier Luigi Caria. Proprio domani scadono le 48 ore, tempo in cui Salvini ha promesso di “trovare una soluzione” e restituire dignità e lavoro ai sardi”.

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Il tavolo di oggi riprende il filo del discorso dopo la fumata nera di giovedì scorso. È la settima giornata di proteste, culminate nelle manifestazioni sparse in tutta l’Isola. Gli studenti delle superiori di Cagliari hanno risposto all’appello lanciato dagli allevatori sardi in rivolta e stamattina hanno deciso di marciare verso il Consiglio regionale. Oltre tremila persone in contemporanea questa mattina si sono radunate invece in piazza d’Italia a Sassari per manifestare solidarietà ai pastori in lotta. Gli allevatori non sono disposti a indietreggiare e ribadiscono le loro richieste: vogliono che il latte venga pagato loro un euro al litro più Iva, perché il costo medio per produrlo oscilla tra i 70 e gli 80.

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