La spettacolare capriola di Arbau: dalla sinistra del Pd alla Lega di Salvini

In otto anni  Efisio Arbau, 44 anni a novembre, avvocato, è passato dal Pd (scavalcandolo a sinistra) alla Lega di Matteo Salvini. La ragione dell’ultima spettacolare capriola l’ha resa pubblica ieri, quando ha annunciato che La Base, il movimento da lui fondato nel 2010, è confluito nel Psd’Az, col quale correrà alle Regionali del prossimo anno: “Aderiamo a un progetto vincente”, ha detto. E in effetti, a guardare gli ultimi risultati elettorali e ai benefici elettorali che il Psd’Az ha ottenuto alleandosi con la Lega, è difficile dargli torto.

È una storia politica punteggiata di conflitti e cambi di rotta, quella di Arbau, sindaco di Ollalai la prima volta nel 2005, la seconda dal 2015. Sono gli inizi del 2010 quando il suo nome supera i confini della Barbagia in polemica col Pd, il suo partito dell’epoca. Vorrebbe candidarsi alla presidenza della Provincia di Nuoro e chiede le primarie. Ma il partito gliele nega considerando intoccabile la corsa bis di Roberto Deriu, capo della Giunta uscente. Arbau non indietreggia e viene espulso insieme ad altri sette dem del territorio. Anche il Pd regionale si divide. Con Arbau, parlando di “ennesimo errore”, si schierarono i parlamentari Antonello Soro, Gian Piero ScanuGuido Melis e Caterina Pes. Francesca Barracciu, allora consigliera regionale, bolla la cacciata di Arbau come “metodo squadrista e da Santa Inquisizione”. Fatto sta che la virata a sinistra del Pd è compiuta: Arbau si presenta alle urne delle Provinciali – poi vinte di nuovo da Deriu – in alleanza con Italia dei valori, Verdi, RossoMori e Sel e sostenendo, durante l’intera campagna elettorale, che il Pd sia ormai un partito di destra.

Scaricato dai dem, Arbau chiama a raccolta soprattutto i pastori barbaricini e dà vita a La Base, “un movimento che nasce dal basso per portare avanti proposte concrete, dalla parte della cittadinanza”, si legge nella sezione ‘Chi siamo’, del sito Internet del Movimento che si autopromuove come “politica all’altezza”. Con quel simbolo, fino al 2012, Arbau fa il consigliere provinciale di opposizione. Ma il suo perimetro di riferimento resta sempre il centrosinistra. Tanto che nel 2013 si prepara, da alleato del Pd, alla corsa alle Regionali dell’anno successivo.

Alle urne non è un successo: La Base chiude allo 0,71 per cento, pari a 4.897 voti in tutta la Sardegna. Ma Arbau viene eletto. Nella massima assemblea sarda, il leader del movimento rimane però sino al 27 agosto 2015, quando il Consiglio di Stato accoglie una serie di ricorsi e in via definitiva assegna lo scranno ad altri partiti (leggi qui). Arbau nel frattempo mette a segno diversi ‘colpi’ politici nella tornata 2015 delle Amministrative: a Quartu La Base si allea col centrosinistra e il sindaco eletto Stefano Delunas. A Nuoro, invece, costruisce il patto civico che porterà alla vittoria Andrea Soddu, opposto al dem Alessandro Bianchi. La Base ribelle pure a Porto Torres, dove Arbau rompe di nuovo col Pd e punta su Costantino Ligas insieme col Psd’Az (ha poi vinto il grillino Sean Christian Wheeler).

Dentro il Consiglio regionale, Arbau non è da meno: a marzo 2014, appena si insedia la nuova Assemblea, La Base forma il gruppo ‘Sardegna vera’ insieme a tre colleghi di Idv, Upc e Psi per avere più peso nell’attribuzione dei posti di governo e sottogoverno (enti e società partecipate). Con quella mossa, il gruppo può scegliere una casella nell’Esecutivo, con la nomina di Maria Grazia Piras all’Industria.

Dalla fine del 2015, una volta perso definitivamente il posto nella massima assemblea sarda, Arbau comincia una lunga marcia di riposizionamento, fatta di polemiche contro la giunta di Francesco Pigliaru e culminata a giugno  2017 con l’annuncio ufficiale: “Usciamo dalla maggioranza per via dei troppi fallimenti“, dichiara insieme al consigliere Gaetano Ledda, intanto passato dall’Upc e La Base. Appena un mese prima, a maggio, Arbau aveva partecipato alla conferenza stampa di presentazione della Coalizione civica del Consiglio, formata da Psd’Az e da un esponente dell’Uds, Giovanni Satta (confluito di recente anche lui nei Quattro Mori di Christian Solinas.

Con l’ingresso nel Psd’Az e quindi da nuovo alleato di Salvini, Arbau si sta probabilmente assicurando la candidatura alle Regionali 2019 e qualche possibilità di elezione. Arbau, del resto, ha mancato la candidatura alle Politiche e non per sua volontà. Anzi: il nome del sindaco di Ollolai era finito nella lista dei possibili candidati di Forza Italia in Parlamento, addirittura in un posto sicuro. Ma bastò che la notizia della sua corsa diventasse pubblica, per far scoppiare la rivolta tra i berlusconiani e mettere Arbau nell’angolo (leggi qui).

Da non dimenticare il caso Cagliari, dove La Base governa insieme al sindaco Massimo Zedda: nel 2016 il movimento conquistò due scranni in Consiglio con Marzia Cillocu, poi nominata assessora al Turismo, e Nino Bistrussu. E quando nel 2017 la Cillocu è di fatto passata col Campo Progressista, Arbau diffuse un comunicato per reclamare “rappresentanza in Giunta“. Solo che con Zedda certi giochetti non funzionano: dopo quella volta Arbau non ha più chiesto niente al sindaco di Cagliari.

Alessandra Carta
(@alessacart on Twitter)

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share