Invito a Solinas, il capogruppo Psd’Az: ‘Azzeri Giunta, troppe 3 caselle a Lega’

Lo strapotere della Lega nella Giunta regionale rischia di avere una fine non troppo lontana. Ieri in commissione Sanità è andata in scena solo l’ultimo sgambetto al partito di Matteo Salvini, col quale gli alleati di centrodestra non hanno concordato la scelta del nuovo presidente, benché l’assessore di riferimento sia Mario Nieddu, quota Carroccio. Ma il malumore contro le camicie verdi dura da tempo. Tanto che Franco Mula, capogruppo del Psd’Az, il partito di Christian Solinas, anche l’altro giorno, a pranzo col governatore, ha ripetuto la stessa richiesta di procedere col rimpasto della Giunta.

Mula lo ripete a Sardinia Post il pressing sul presidente della Regione. “È necessario – dice – azzerare l’Esecutivo e ripartire”. Il capo dei sardisti in Consiglio regionale propone come termine per mandare a casa tutti gli assessori l’approvazione della Legge Omnibus, quella che da settimane sta facendo discutere anche per via del ‘regalino’ da 20 milioni al Mater Olbia, a cui verrebbe dato in qualche modo un credito per le prestazioni future.

Ora: solo quest’anno la promessa di un nuovo Esecutivo è un refrain già sentito. Prima dell’estate fu Solinas a prometterlo. Era infatti primavera quando il Consiglio regionale discuteva sui Maxi staff, la legge che farà lievitare di ulteriori sei milioni i costi della macchina regionale per via di 60 nuovi contratti fiduciari. Il governatore, a fine maggio, assicurò che, una volta approvata quella norma, avrebbe proceduto con il valzer degli assessori. Siamo quasi a ottobre e la Giunta è ancora tutta lì.

Mula, a domanda precisa, risponde pure sul ‘caso Lega’ che nell’Esecutivo ha tre assessori, un numero considerato spropositato nel centrodestra. “In questi due anni e mezzo di legislatura – continua a ragionare Mula – sono cambiati numeri e assetti e di questo il presidente non potrà non tenerne conto”. Il capogruppo dei Quattro Mori si riferisce al fatto che, nel frattempo, la Lega ha perso una casella, passando da otto e sette, mentre il Psd’Az ne ha guadagnate quattro: oggi i sardisti dell’Aula sono diventati undici, da sette che erano.

In Consiglio regionale – succede a ogni giro – la campagna acquisti è incessante. La tendenza a salire sul carro del vincitore è prassi consolidata in politica. Non solo: appena vinte le elezioni, Solinas prendeva ordini da Salvini, visto che è stato il capo della Lega a sceglierlo come candidato alla presidenza. Ma adesso il governatore si sente meno succube e se Mula, pubblicamente, invita Solinas a ripensare la Giunta, è ovvio che nel Psd’Az sono d’accordo tutti.

Oltre Nieddu, la Lega ha indicato nel’Esecutivo l’assessora agli Affari generali, Valeria Satta, e il titolare dei Trasporti, Giorgio Todde. La Satta ha avuto il suo momento di celebrità quando è stata indagata, insieme a Solinas e alla capa di gabinetto, Maria Grazia Vivarelli, per le nomine di due Dg della Regione, tuttora in carica: la direttrice generale della Regione, Silvia Curto, e il numero uno della Protezione civile, Antonio Pasquale Belloi. L’accusa è abuso d’ufficio e tentata concussione. Todde è più un assessore non pervenuto, totalmente assente dal dibattito politico.

Mula, guardando in casa propria, non tralascia gli equilibri fragili emersi sabato scorso ad Abbasanta, dove si è riunito il Consiglio nazionale. Su 97 componenti, Solinas i è presentato con 45 firme. Segno che almeno quel giorno la maggioranza del partito non stava con lui. Mula minimizza e dice: “Distruggere il partito non è cosa gradita”, sottolinea in riferimento ai dissidenti. E precisa: “Solinas non può certo essere una guida solitaria, ma l’unità non si costruisce con le guerre”.

Il capogruppo dei sardisti chiude con un messaggio, per nulla cifrato al Carroccio che in Sardegna è guidato dal deputato lombardo Eugenio Zoffili. “Noi non siamo secondi a nessuno né vassalli della Lega”. Proprio Zoffili, lo scorso giugno, aveva rispedito al mittente, cioè a Solinas, l’idea del rimpasto in Giunta. Per il commissario nella distribuzione di caselle e poltrone fa fede solo il risultato elettorale e nel 2019 il partito di Salvini, nel centrodestra, prese più voti di tutti. Mula la vede diversamente. Anche perché la Lega oltre ad avere tre assessori su dodici, ha in mano pure la presidenza del Consiglio regionale, andata all’algherese Michele Pais.

Previsioni, visti i precedenti, non se ne possono fare. In ogni caso gli alleati di Solinas, inclusi quelli interni, possono solo arrabbiarsi col presidente, dal momento che è stato il governatore, due anni e mezzo fa, ad assecondare tutte le richieste di Salvini.

Al. Car.
(@alessacart on Twitter)

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