Sanità, Lega scaricata da centrodestra. Ripicca di Nieddu: niente commissione

Nervi sempre a fior di pelle tra centrodestra e Lega. L’ultimo scontro è andato in scena questa mattina, quando la commissione Sanità si è riunita per eleggere il nuovo presidente, dopo che Domenico Gallus, l’Udc pentito passato col Psd’Az (un ennesimo valzer politico), è stato rimosso mesi fa dall’incarico per ordine di Giorgio Oppi che l’aveva scelto. Oggi la maggioranza doveva scegliere il successore di Gallus per mettere fine alla reggenza temporanea di Daniele Cocco, il vicepresidente del centrosinistra, quota Leu, che guidava da Ferragosto l’organismo consiliare. È finita che il centrodestra ha scelto l’Fdi Nico Mundula, senza nemmeno interpellare i leghisti.

La ‘trappola’ ai salviniani è l’ennesima servita, segno che nella coalizione di Christian Solinas le camicie verdi sono considerate ormai un alleato scomodo. Oggi l’ennesima prova con la Lega totalmente ignorata nella scelta del presidente della commissione Sanità, sebbene l’assessore di riferimento sia il salviniano Mario Nieddu, il quale, per ripicca, non ha partecipato all’audizione in programma stamane con i comitati della salute pubblica che si stanno formando nei territori del denunciare la sanità allo sfascio.

La Lega in commissione Sanità esprime la dottoressa Annalisa Mele che, però, è candidata sindaco nel suo Comune, Bonarcado, nell’Oristanese, quindi da un mese nomn stava partecipando ai lavori del ‘parlamentino’. Oggi l’ha sostituita il collega di partito, Ignazio Manca, il quale ha capito troppo tardi cosa stava succedendo. Quando Manca ha chiamato il capogruppo Dario Giagoni, per dirgli che gli alleati, compatti, stavano votando Mundula senza aver concordato nulla con la Lega, la frittata era già fatta, dal punto di vista del Carroccio.

A quel punto Giagoni, senza che nessuno gli facesse caso (nel centrodestra erano tutti contenti di aver votato Mundula all’unanimità) ha protesta e detto che Nieddu non avrebbe partecipato alle audizioni programmate. Alla fine uno sgarbo che l’assessore ha commesso verso i Comitati territoriali (oggi era il turno di Ittiri e Ozieri), come ha evidenziato il capogruppo dei Progressisti, Francesco Agus, uno dei commissari. “Poche ore dopo le farneticazioni raccontate da presidente e assessore alla Sanità nella conferenza stampa di ieri, la maggioranza implode”, ha scritto Agus. Nieddu se ne va dal palazzo di via Roma. “Il motivo dell’assenza – continua il progressista – è l’opposizione del suo partito, la Lega, all’elezione del nuovo presidente della commissione Sanità: una squallida bega politica anteposta alla risoluzione dei problemi di salute di intere comunità. Credo che la misura sia colma e non bastano le bugie raccontate ieri per rendere accettabile questa situazione”.

Per la commissione Sanità si era fatto il nome di Stefano Schirru, uno degli undici sardisti dell’Aula. Ma Schirru, il cui nome era molto gradito a Oppi, ha fatto sapere allo stesso leader dello scudo crociato e a Solinas di non essere interessato a ricoprire l’incarico. Soprattutto adesso, a metà legislatura, dopo due anni e mezzo di gestione che, a vedere le proteste, è fonte di profondo malcontento. (al. car.)

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