‘Terremoto’ al Comune di Orgosolo: il sindaco Dionigi Deledda, gli assessori ed i consiglieri di maggioranza si sono dimessi. La decisione arriva dopo la richiesta del Pm Andrea Vacca – nell’ambito dell’inchiesta per un appalto irregolare nei lavori del campo sportivo di Orgosolo – che ha sollecitato al Gip di Nuoro il divieto di dimora a Orgosolo per il primo cittadino, oltre a diverse misure cautelari nei confronti di 12 indagati tra cui assessori e consiglieri comunali dello scorso mandato amministrativo 2010-2015 e di quello appena iniziato.
Se le richieste venissero accolte dal Gip Andrea Pusceddu – domani sono previsti gli interrogatori di garanzia degli indagati prima della sentenza – determinerebbero l’inibizione dall’ufficio pubblico per amministratori e dipendenti e il divieto di entrare nel suo Comune per il sindaco. Le accuse al primo cittadino sono abuso d’ufficio, falso e turbativa d’asta. Per gli altri indagati la Procura ha chiesto che il gip applichi la sospensione dall’esercizio di pubblico ufficio o servizio.
Gli altri indagati sono: il vicesindaco Salvatora Podda, gli assessori in carica Antonio Pasquale Devaddis e Nicola Garippa, gli ex assessori Antonio Luigi Cossu, Francesco Battacone e Antonio Moro. E’ stata chiesta la sospensione dal servizio anche per Agostino Murgia, all’epoca dei fatti capo dell’ufficio tecnico comunale, per Angela Corda responsabile del serviziofinanziario del Comune di Orgosolo, per l’ingegner Massimiliano Mereu, per Elisabetta Piras direttore dei lavori e infine per David Cosentino, il dipendente della società Mondo Spa di Alba alla quale il Comune di Orgosolo aveva affidato l’appalto per rifare il campo sportivo senza bando di gara. L’inchiesta era partita da un contenzioso giudiziario con la Cooperativa Edile di Orgosolo che aveva denunciato l’irregolarità nelle operazioni di appalto.
Questo il commento del sindaco: “Respingiamo ogni addebito in ordine al procedimento, riservandoci di dimostrare la mancanza di responsabilità penale nelle opportune sedi. Pur conservando la fiducia nell’operato della magistratura – ha scritto in una nota Dionigi Deledda a nome della Giunta -, rileviamo che le richieste cautelari del Pm sono tese di fatto a impedire l’esecuzione del mandato amministrative”.