La revisione per il 2015 del piano regionale antincendi verrà portata in Giunta tra una decina di giorni dall’assessore dell’Ambiente, Donatella Spano. Si tratta del documento che specifica le azioni e la catena di comando per l’anno in corso e che arriva dopo le prescrizioni antincendio già varate dall’Esecutivo regionale, che ha ampliato sino al 31 ottobre la compagna che inizierà il primo giugno e ha imposto le prescrizioni anche all’interno dei poligoni militari di Teulada, Capo Frasca e Quirra. Dal 15 maggio partiranno per tutti le prime limitazioni per gli abbruciamenti di stoppie, che dovranno essere autorizzati, mentre entro il 31 maggio i Comandi delle Forze Armate che guidano i diversi poligoni dovranno formalizzare al Corpo Forestale della Regione i relativi piani antincendio interni. Anche quest’anno la Regione mette in campo 11 elicotteri regionali ai quali se ne dovrebbe aggiungere un dodicesimo, per il cui reperimento sul mercato è stata bandita una gara d’appalto. Sin subito però ne saranno operativi cinque, che anticiperanno la stagione, mentre si attende il dislocamento dei Canadair della Protezione Civile nazionale.
Oggi si è tenuta la prima riunione operativa a Roma per definire gli scali che ospiteranno gli aerei e gli Elitanker e la Regione Sardegna auspica di potere avere anche per il 2015 tre Canadair nell’Isola. A terra, invece, opereranno i circa 9.500 uomini, tra personale del Corpo Forestale, dell’Ente Foreste e delle associazioni barracellari, che avranno a disposizione oltre 600 mezzi fra autobotti e pick-up. Inoltre si sta lavorando per la nuova convenzione annuale con i Vigili del Fuoco per l’apertura delle basi stagionali. Nel frattempo i Comuni sardi, che stanno già diramando gli avvisi con le prescrizioni antincendio, si stanno mettendo in regola con i piani di emergenza. Al 4 maggio su 377 erano 239 quelli dotati di un piano antincendi, 16 quelli con piano antincendi speditivo e 36 con Piano rischio incendi caricato su ZeroGis (piattaforma georeferenziata). Lo scorso anno si contarono, nel bilancio nazionale stilato dal Corpo Forestale dello Stato, oltre 2.600 incendi boschivi e quasi 8.800 ettari di superficie andati in fumo. “Siamo già allertati per le emergenze – spiega all’ANSA l’assessore Spano – occorre mettere in pratica tutte le prescrizioni per rendere molto basso il rischio di pericoli e stare attenti a non eseguire azioni che possono compromettere l’ambiente. I primi a dovere proteggere il territorio dobbiamo essere proprio noi sardi – conclude – dando valore all’ambiente circostante e alla vita”.