Imprese creative, bando regionale da 13 milioni: ecco tutti i possibili interventi

Oltre tredici milioni di euro destinati nel 2016 a imprese culturali per la gestione e realizzazione di spazi creativi (arti visive e multimediali), ma anche allo sviluppo di progetti di internazionalizzazione in mercati interessati a beni sardi nonché per i sistemi di accesso ad archivi, biblioteche e musei dell’Isola. Si tratta di fondi europei deliberati questa mattina dalla Giunta regionale e illustrati dal presidente della Regione Francesco Pigliaru e dall’assessore alla Cultura Claudia Firino. Nella programmazione 2014-2020 lo stanziamento totale è di 73,6 milioni.

Intanto: LiberLab, DesiderataLibrary e IdentityLab rientrano nei progetti di promozione dell’export e prevedono sostegno finanziario a imprese editoriali in funzione della promozione in mercati internazionali. Altre due azioni (CultureVoucher e CultureLab) prevedono sette milioni per lo sviluppo di progetti culturali innovativi e per l’emissione di voucher a favore di imprese sociali per l’acquisto di servizi (consulenze per esempio). CreativityLab e Domos de sa Cultura interessano finanziamenti per gestione di spazi culturali anche in immobili del demanio regionale e il sostegno a imprese per la valorizzazione del patrimonio culturale della Sardegna. Un’altra misura, ScrabbleLAB, riguarda finanziamenti per la realizzazione di residenze artistico-creative, con Paris si mettono a disposizione 500 mila euro per raccogliere e mettere a sistema banche dati in ambito culturale. Infine #Andalas de Cultura per migliorare l’accesso a nuove tecnologie dell’informazione e comunicazione di beni culturali.

Beneficiari sono piccole e medie imprese (anche in forma associata), associazioni culturali e imprese sociali, liberi professionisti del settore. “Tredici milioni per l’industria creativa sono una grande opportunità per la capacità diffusa delle imprese culturali – ha commentato Pigliaru – si tratta di un investimento che ha un grande moltiplicatore e ricadute a livello occupazionale”. Claudia Firino ha sottolineato che “vogliamo spingere le imprese a fare progetti di qualità che devono comunque realizzarsi entro due anni. Non saranno invece finanziati gli eventi spot”.

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