Il sindacato dei dipendenti regionali promuove la Satta: “Ci ha dato soldi”

“Io credo che dal punto di vista della politica sindacale questa assessora meriti un giudizio più che positivo, perché ha dato le risposte attese da anni dai lavoratori della Regione”. A parlare è uciano Melis, storico segretario del sindacato autonomo Sadirs. La pagella si riferisce a Valeria Satta che nella Giunta di Christian Solinas, in quota Lega, è la titolare del Personale e degli Affari generali.

Melis è andato in pensione a settembre del 2020. Ma è stato lui, nel 1998, a fondare il Sadirs. “Mi porto dietro – dice sorridendo – quarantuno anno di onorato servizio” cominciato alla Sanità, prima della lunga parentesi da sindacalista. Il voto all’assessora rientra in una complessiva valutazione sull’azione dell’Esecutivo isolano: Sardinia Post ha affidato la compilazione delle pagelle a figure importanti della società sarda, ma anche rappresentanti delle organizzazioni dei lavoratori ed esponenti delle associazioni di categoria.

Luciano Melis

Il voto di Melis alla Satta è “sette e mezzo – continua Melis -. E io, che volevo fare l’insegnante, coi giudizi sono tirato, non sono di manica larga”. Per il sindacalista, la Satta “ha risolto dal punto di vista contrattuale le problematiche di 5mila lavoratori”. Melis si riferisce ai forestali diventati “in questa legislatura dipendenti regionali” con una media di 75 euro in più al mese.

Melis guarda anche alla legge Omnibus, la norma delle polemiche dove il centrodestra ha dato soldi a destra e manca. “Nella Omnibus, sempre su proposta dell’assessora Satta, sono state inserite le risorse per un nuova riclassificazione del personale regionale, una partita ferma dal 2001. Con questo provvedimento, le risorse umane potranno essere impiegate meglio, con compiti più chiari e maggiori responsabilità. Adesso serve l’accordo sindacale con il Coran (il Comitato che nelle trattative sul personale rappresenta la Regione). Ma si è finalmente concretizzato un intervento che si chiedeva da oltre dieci anni”.

Melis spiega il suo sette e mezzo alla Satta anche guardando al profilo organizzativo: “Malgrado il periodo così delicato come quello della pandemia, la macchina burocratica non si ì mai fermata. Non c’è mai stata una interruzione dei servizi”.

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