I voti ‘contesi’ della comunità Lgbt+, scambio di accuse tra le coalizioni di Todde e Soru

Il voto degli appartenenti alla comunità Lgbtqia+ è diventato terreno di scontro tra le liste delle due coalizioni di centrosinistra, il ‘campo largo’ guidato da Alessandra Todde e la ‘coalizione sarda’ di Renato Soru. L’innesco: il patto elettorale del Partito Gay con il M5s. “Ettore Licheri dice che la comunità Lgbtqia+ sta con la Todde? Ancora una volta dimostra di non sapere di cosa parla”, attacca Riccardo Lo Monaco, coordinatore regionale di +Europa. “Pensano di avere il consenso della comunità perché Alessandra Todde ha sottoscritto un patto elettorale con il Partito Gay? Ma lo sanno Licheri e Todde – continua Lo Monaco – che una delle poche cose di cui la nostra comunità non vuole sentir parlare è proprio di un partito  gay perché va contro tutto quello per cui abbiamo lottato nel corso degli ultimi decenni?”.

Gli fa eco Carla Baffi, donna transessuale candidata di +Europa alle Regionali sarde a sostegno di Renato Soru:  “Davvero credono che basti appuntarsi una coccardina arcobaleno per far dimenticare che l’amputazione della stepchild adoption dalla legge Cirinnà è avvenuta proprio grazie al Movimento 5 stelle?  Davvero pensano che ci si possa dimenticare che quando Licheri stava al governo con la Lega e la Todde si candidava alle europee, il movimento 5 stelle si opponeva alla calendarizzazione del ddl Zan? La comunità Lgbtqia+ – conclude la candidata del partito di Emma Bonino – ha smesso da tempo di farsi agitare come feticcio dai soliti imbonitori di turno pronti a ricordarsi di gay, lesbiche e transessuali per le foto opportunity in campagna elettorale”.

Di “critiche assurde” parlano Fabrizio Marrazzo, Marina Zela, Andrea Grassi, fondatori del Partito Gay Lgbt+, solidale, ambientalista, liberale. “Il partito ha 43 consiglieri eletti e un assessore, che ha scritto, approvato e fatto approvare la delibera comunale che sanziona con 500 euro chi discrimina le persone Lgbt+,ed il nostro programma è il più avanzato per i diritti Lgbt+ , e Alessandra Todde lo ha sottoscritto e fatto suo, per questo la sosteniamo”, scrivono in una nota.

Gli attivisti ricordano di aver presentato il referendum sul matrimonio egualitario insieme a M5s, non firmato da +Europa: “Magi allo scorso Pride di Roma ha detto di non averlo firmato perché il referendum non era stato condiviso prima con loro”. E ricordano poi che con M5s “abbiamo proposto e fatto approvare al Senato grazie alla senatrice Alessandra Maiorino e al sostegno di Ettore Licheri il fondo per le vittime Lgbt+, che da 20 anni come attivisti chiedevano di approvare. Invito +Europa – conclude Marrazzo – a lavorare su proposte concrete per le comunità, partendo dai Comuni e dalle Regioni dove è presente e governa e dove non si sono visti risultati concreti sino ad oggi. Proponiamo di far approvare la nostra sanzione di 500 euro contro gli omobitransfobici, e non a fare la guerra a chi come noi fa attivismo e volontariato da 20 anni a supporto delle vittime Lgbt+”.

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