Guerra leghista sui candidati, si è dimesso l’assessore regionale ai Trasporti

Giorgio Todde non è più l’assessore regionale ai Trasporti. Il leghista ogliastrino si è dimesso ieri al termine di una lunga lite sulle candidature per le Politiche del 25 settembre. Prima di Todde, nei giorni scorsi, hanno lasciato l’incarico nel partito l’ex vicecoordinatore Massimiliano Piu, la responsabile organizzativa Lidia Palma e il Capo dipartimento economia, Sandro Deiana, tutti fedelissimi dell’esponente della Giunta.

L’addio della corrente Todde dal Carroccio sembrava dovesse riguardare solo gli incarichi politici. Invece dopo quelle prime tre mosse qualcosa di più serio dev’essere accaduto, se poi anche l’assessore ha dovuto farsi da parte. La cartina di tornasole sono le parole di Dario Giagoni, il leghista sardo che più di tutti si è accreditato con i vertici nazionali, consigliere regionale e commissario del partito. Giagoni non ha nemmeno detto grazie a Todde, ma spiegato che “tutti siamo importanti e nessuno è indispensabile tranne Matteo Salvini. Spiace – ha aggiunto – che qualcuno pensi più alla poltrona che alla Sardegna, A breve sarà indicato il nome del nuovo assessore”.

Insomma, come se Todde non fosse mai stato una camicia verde. Lo strappo ha tutta l’aria di essere ormai una frattura insanabile. Nulla esclude che dopo l’uscita di scena dei tre fedelissimi dell’assessore dagli incarichi di partito, Todde abbia avuto lui stesso l’ordine di dimettersi, vista la figuraccia fatta fare al Carroccio. Anche perché ha osato farlo sembrare un partito democratico dove si può protestare.

Poi: i motivi della lite sono noti e riguardano le legittime aspirazioni di Todde a essere candidato alle Politiche del 2022. Invece nel cartello elettorale Lega-Psd’Az, dove ciascuno dei due partiti ha deciso altrettante caselle, il Carroccio ha puntato sulla senatrice uscente Lina Lunesu come capolista per Palazzo Madama nel collegio proporzionale e su Giagoni, in corsa nella circoscrizione uninominale Nord alla Camera.

Adesso Todde si ritrova senza più assessorato e senza candidatura alle Politiche. Chissà se l’assessore pensasse davvero a questo epilogo oppure la situazione gli è sfuggita di mano. Con il suo addio decadono dall’incarico in Regione che lo stesso Piu e la Palma che nell’Ufficio di gabinetto di Todde sono stati rispettivamente consulente e segretaria particolare.

Il 12 agosto, quando Solinas ha cominciato in Sardegna la campagna elettorale per le Politiche del 25 settembre, Todde sembrava felice e ben inserito tra le camicie verdi. Invece il fuoco stava covando sotto la cenere di una candidatura sfumata. A neanche un mese da quell’appuntamento, con la piazza vuota e il governatore Christian Solinas presente, ecco la lite. Todde esce del tutto di scena: non resta in Aula nemmeno da consigliere regionale ‘semplice’. Alle urne del 2019 l’unico seggio dell’Ogliastra lo aveva conquistato il dem Salvatore Corrias che aveva preso 2.497 contro i 2.117 dell’assessore dimissionario.

[Todde in basso a destra con la maglietta arancione]

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