Terremoto Lega, i dimissionari diventano tre. La guerra passa dall’assessore ai Trasporti

Alessandra Carta

Terremoto Lega in Sardegna. Dopo il vicecommissario Massimiliano Piu lasciano gli incarichi nel partito anche altre due camicie verdi isolane. La particolarità è che a dimettersi sono tutti fedelissimi dell’assessore regionale ai Trasporti, Giorgio Todde.

Piu, in Regione, è il consulente di Todde. Si è dimesso ieri con la lettera indirizzata al commissario regionale, Dario Giagoni, e per conoscenza alla Segretaria fedele. La mossa di Todde è stata seguita intanto da Lidia Palma che nella Lega sarda è la responsabile organizzativa, mentre nell’assessorato ai Trasporti fa la segretaria particolare di Todde.

Il terzo leghista che ha lasciato è Sandro Deiana. In Regione, nell’Ufficio di gabinetto di Todde, non ricopre alcun incarico ma come l’assessore è un ogliastrino. È stato infatti l’esponente della Giunta a volere Deiana come ‘Capo dipartimento economia’, si legge nell’incarico indicato nella lettera di dimissioni.

Radio Lega continua a funzionare e a confermare che le dimissioni dei fedelissimi di Todde siano dovute alla mancata candidatura in Parlamento dell’assessore. Nel Carroccio, a ben vedere, sono prevalse altre logiche. Todde, rispetto allo scacchiere nazionale, viene considerato vicino al deputato Eugenio Zoffili, a sua volta agli ordini di Matteo Salvini, ma pare che nemmeno Zoffili abbia potuto far nulla per accontentare Todde.

Per un posto in Parlamento, in quota Lega, stanno provando a correre Dario Giagoni, attraverso il collegio uninominale della Camera Nord Sardegna, e Lina Lunesu, senatrice uscente, capolista nel proporzionale. Il Psd’Az, a mezzadria con le camicie verdi, ha invece messo la bandiera sulla corsa di Carlo Doria a Palazzo Madama, sempre col proporzionale. Queste, almeno, sono gli spazi elettorali dove il Carroccio ha più possibilità di conquistare un seggio.

Ecco, stando a quanto filtra dal partito, Todde avrebbe voluto giocare la partita in una di queste caselle. Ma la Lega lo ha lasciato fuori dalla partita. Da qui le dimissioni dei suoi fedelissimi che a Salvini, a un mese dal voto delle Politiche, non fanno fare una gran figura. Ma oltre gli addii c’è pure un messaggio per nulla cifrato: la corrente Todde non si sperticherà a cercare voti per i candidati del 25 settembre.

[Nella foto Todde con Salvini]

Alessandra Carta

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