Il vicecommissario della Lega in Sardegna si dimette, ma resta consulente in Regione

Alessandra Carta

Massimiliano Piu, vicecommissario della Lega in Sardegna, ha deciso di lasciare. Il suo è un addio che somiglia abbastanza a uno sbattere la porta per via delle decisioni fatte dal Carroccio nazionale sulle candidature alle Politiche del 25 settembre.

“Con la presente – si legge in una stringatissima nota – rassegno le mie dimissioni dall’ incarico di vicecommissario sardo del partito, del quale faccio parte da quattordici anni”, ha scritto Piu (nella foto di copertina insieme a Matteo Salvini). La comunicazione è stata indirizzata al commissario in carico, il consigliere regionale Dario Giagoni e per conoscenza alla Segretaria federale.

Il dimissionario Piu, che in Regione è consulente dell’assessore ai Trasporti, Giorgio Todde, sono legate proprio alla mancata candidatura di Todde in Parlamento. Così, almeno, rimbalza da Radio Lega. I due, entrambi ogliastrini – l’uno di Tortolì, l’altro di Girasole – stavano facendo asse comune in vista del voto del 25 settembre. Piu, in particolare, avrebbe voluto che Todde fosse il capolista alla Camera.

Il Carroccio invece ha inizialmente puntato su Giagoni (il protagonista del video su TikTok poi spostato nel collegio uninominale del Nord Sardegna) e in seconda battuta assegnato la casella a Lina Lunesu, senatrice uscente, moglie del potentissimo berlusconiano Bobo Galizia. Una scelta che a Piu, sempre stando a quanto filtra dal partito, non è affatto piaciuta.

L’amicizia tra Todde e Piu, infatti, non ne risente affatto. Le dimissioni di Piu “con effetto immediato”, come si legge ancora nel comunicato dell’ormai ex vicecommissario, non hanno ricadute nell’Ufficio di gabinetto dell’assessore: Piu resta consulente di Todde, oltre che amico.

Per la Lega l’addio di Piu dall’incarico nel partito non è certo il preludio di un impegno dei leghisti ogliastrini alle elezioni del 25 settembre. Non che nel territorio di Lanusei-Tortolì si faccia lo sciopero del voto nella fila delle camicie verdi, ma di certo da quelle parti non si stracceranno le vesti per cercare consensi. Questa, almeno, è l’aria che tira.

Se poi Piu dovesse mandare una secondo comunicato per dire che la sua scelta è solo legata a questioni personale, ci sta. Ma nella Lega i ben informati raccontano di quanto alte siano le tensioni per le candidature alle Politiche. La situazione è identica anche dentro il Psd’Az, dove una parte dei Quattro Mori non sta certo bussando di casa in casa per cercare voti (qui l’approfondimento di Sardinia Post). Insomma, il botto dei due partiti alle urne non è un fatto atteso.

Alessandra Carta

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