Gli indipendentisti studiano il fronte comune. E intanto i sardisti litigano

Tutti assieme a discutere della possibilità di lavorare per realizzare una casa comune indipendentista, più precisamente una “alternativa nazionale”. Non sarà facile, a giudicare dalla distanza politica tra i partecipanti al confronto che si è tenuto ieri nel camping Spinnaker di Torre Grande (Oristano) in occasione della prima delle due giornate di Dies de Festa, la quarta edizione della manifestazione organizzata annualmente da ProReS.

C’erano, tra gli altri, l’ex presidente della Regione ed ex esponente di punta del Pdl isolano, l’attuale leader di Unidos Mauro Pili e l’ex consigliera regionale, e leader di Sardigna libera, Claudia Zuncheddu. C’erano, poi, il segretario del Psd’Az Giovanni Columbu, il segretario del Partito dei Sardi Franciscu Sedda, Simone Maulu di Indipendentzia Repubrica de Sardigna (Irs), Simone Frau del Fronte indipendentista Unidu (Fiu), Gigi Sanna del Movimento Zona Franca e Bustianu Cumpostu di Sardigna Natzione. A fare gli onori di casa, il segretario nazionale di ProgReS Gianluca Collu e due esponenti delle altre due liste che sostennero Michela Murgia alle Regionali, Antonio Muscas (Comunidades) e Gianfranco Sollai (Gentes).

Un confronto che – moderato dal giornalista Roberto Petretto – si  è protratto per oltre due ore e che ha individuato una cornice, molto ampia, nella quale in un futuro da definire potrebbe nascere un fronte indipendentista unito. Si tratterebbe, appunto, di un “fronte” di forze autonome. La prospettiva di arrivare a un partito unico non viene presa in considerazione. E’ invece condivisa la grande opportunità che le forze indipendentiste hanno in questa fase storica, come dimostrano i consensi che, nel loro complesso, hanno raggiunto alle elezioni Regionali.

La festa di ProgReS – che si conclude oggi – ospita Isco (Iscola de indipendentismu) nell’ambito della quale 50 persone provenienti da tutta la Sardegna hanno modo di incontrarsi: “Una vera e propria scuola di formazione politica, innovativa ed al passo con le trasformazioni della società sarda, dei suoi sistemi produttivi e delle sue potenzialità”, sottolinea ProgReS nel presentarla. Tra i relatori, Bachisio Bandinu, Francesco Casula, Nicola Dessì, Giuseppe Melis, Vincenzo Migaleddu e Carlo Pala.

IL CONGRESSO SARDISTA

Mentre a Torre Grande gli indipendensti discutevano, ad Arborea i sardisti litigavano per eleggere il presidente del loro 33° congresso. E’ stato scelto, con 131 voti, Quirico Sanna, che fa riferimento a Christian Solinas, mentre Pietro Sanna, dell’area di Angelo Carta, ha avuto 79 voti. Discussioni perfino attorno l’opportunità di procedere all’elezione dell’ufficio di presidenza. “Più che un congresso, un manicomio”, avrebbe commentato “dietro le quinte” il presidente uscente Giacomo Sanna, secondo quanto riporta la Nuova Sardegna.

Il congresso si conclude oggi con l’elezione del presidente del partito. Grande incertezza sull’esito della sfida alla quale potranno partecipare solo quanti hanno la tessera del Partito sardo d’Azione da almeno dieci anni. Tra i favoriti anche una donna, Carla Puligheddu, e poi Tonino Bussu e Giancarlo Acciaro. Nella rosa dei papabili, sostenuto dalla carica istituzionale, anche il capogruppo al consiglio regionale Angelo Carta.

N.B.

 

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