Gianfranco Scalas – pensionato della Brigata Sassari col grado di generale – è stato confermato alla presidenza di Fortza Paris. Lo hanno deciso sabato i quadri del partito federalista, riuniti a Sanluri. Scalas avrà adesso il compito di costituire l’ufficio di presidenza che sarà formato da due vice con deleghe politiche e da altrettanti responsabili media: uno per i rapporti con la stampa, l’altro che dovrà curare i social forum.
I quadri di Fortza Paris hanno approvato, all’unanimità, anche il documento programmatico, diviso in cinque punti, a cominciare dalla “Nuova forma istituzionale della Sardegna“, il cui obiettivo è “ottenere il riconoscimento dello status di minoranza italiana”. I federalisti vogliono chiedere a Roma “l’immediata corrisponsione della indennità di bilinguismo, già in atto da anni in Trentino Alto Adige e in Val d’Aosta e pari a circa 200 euro lordi per tutti i dipendenti pubblici, compresi quelli che lavorano nel parastato”.
Ancora: “Continuità energetica, per garantire ai sardi costi in bolletta uguali al resto della Penisola”, parificando quindi energia elettrica e metano. Sulla continuità territoriale, Fortza Paris punta a “tariffe ferroviarie da equiparare alla tratta Bologna-Roma”. Sulle “problematiche militari – si legge ancora nella nota stampa dal partito – va ricontrattato il costo delle servitù militari, ma anche digitalizzato il poligono di Teulada, così come stabilito il rientro nell’Isola dei troppi troppi militari sardi di stanza al Nord”. Sulle infrastrutture, infine, la proposta è costruire “due dorsali che uniscano la Sardegna da Est a Ovest e dall’Oristanese all’Ogliastra”. Il partito ha anche approvato il nuovo logo, nel quale comparirà la dicitura “federalisti”.