E’ ripreso con la testimonianza dell’attuale assessore regionale dei Lavori pubblici Paolo Maninchedda (all’epoca di Progetto Sardegna, ora leader del Partito dei Sardi), il processo ai 18 ex consiglieri della XIII legislatura (2004-2009) accusati di peculato per il presunto utilizzo illecito dei fondi del gruppo Misto. Maninchedda è stato sentito in qualità di testimone dell’accusa rappresentata dal pm Marco Cocco, perché di quel quinquennio è l’unico ex consigliere del centrosinistra non indagato. Assente, invece, per legittimo impedimento l’imputato Beniamino Scarpa (ex Psd’Az): la sua posizione è stata stralciata e rinviata al 30 maggio.
“Quando ero consigliere regionale – ha spiegato Maninchedda a domanda precisa del pubblico ministero – venne chiesto un parere giuridico per sapere se era possibile utilizzare i fondi ai gruppi per le attività nel territorio. Il parere chiariva cosa si poteva fare. Sostanzialmente aderiva a ciò che sostenevo: le risorse dovevano essere destinate alle attività del Gruppo. Io ero alla prima legislatura e non sono un giurista, ma era chiaro che che le risorse pubbliche non si potessero utilizzare per attività personali“. Sui fondi l’assessore ha poi ribadito: “Non ho mai percepito i fondi dei gruppi – ha aggiunto Maninchedda nella sua testimonianza -, le attività politiche personali le coprivo con la mia indennità, quelle per il Gruppo le organizzavo attraverso delle società di servizi e venivano fatturare al gruppo”. Maninchedda ha infine confermato che altri consiglieri prendessero i fondi direttamente.
Dei venti politici sardi finiti nella prima inchiesta madre della Procura sul presunto utilizzo illecito dei fondi destinati ai Gruppi, due posizioni sono state stralciate: quella di Adriano Salis, ex capogruppo dell’Idv condannato con rito abbreviato a un anno e otto mesi, mentre è ancora aperto il processo contro l’ex senatore del Pdl Silvestro Ladu che deve rispondere di un peculato per una somma di oltre 200mila euro.
Nel processo che oggi è andato a udienza, sono imputati Oscar Cherchi (Pdl), Mario Floris (Uds), Giommaria Uggias (Idv, attuale europarlamentare), Salvatore Amadu (Pdl), Renato Lai (ex Pdl, ora Nuovo Centrodestra), Alberto Randazzo (Udc), Giuseppe Atzeri (Psd’az), Maria Grazia Caligaris, Raimondo Ibba, Raffaele Fargiu, Pierangelo Masia e Peppino Balia (Socialisti), Carmelo Cachia (Pd), Giuseppe Giorico (Udeur), Sergio Marracini (Udeur), Salvatore Serra (Sinistra Autonomista) e Vittorio Randazzo (Udc). Tra i 18 a processo, siedono ancora nell’Aula di via Roma Cherchi e Randazzo, entrambi eletti con Forza Italia, e Floris che è il leader sardo dell’Uds.
