Finanziaria, un milione di euro in impianti dentali e nemmeno un centesimo per i cassintegrati

Un milione di euro per ‘impianti dentali’, 450mila per le ‘attività formative del Pontificio seminario regionale sardo’, 350mila alla casa di riposo Divina Provvidenza di Sassari. E per i cassintegrati? Nemmeno un euro.

Così ha deciso oggi la maggioranza di centrodestra in consiglio regionale, durante l’esame della Finanziaria 2013.

Cassintegrati a bocca asciutta.

Dal prossimo 30 giugno 33mila famiglie sarde rischiano di non avere più alcun sostegno, come ha sottolineato l’esponente di Sel (eletto senatore alle ultime Politiche) Luciano Uras. Per questo i consiglieri di Sel e Sardigna Libera hanno presentato un emendamento alla Finanziaria che autorizzasse lo stanziamento di 60 milioni di euro per il 2013. La maggioranza però ha cassato il provvedimento, giustificando il niet sulla base di un accordo con le altre regioni. In sostanza, i governatori hanno deciso di ‘forzare la mano’ non anticipando i fondi per gli ammortizzatori sociali e facendo quindi pressione sul governo affinché trasferisca le risorse alle regioni, appunto, al più presto. “Peccato che sappiamo benissimo quanta attenzione i governi nazionali abbiano nei confronti della Sardegna – hanno commentato i consiglieri di Sel e Sardigna Libera -. Oggi questa maggioranza di centrodestra si è assunta una responsabilità gravissima, con 33mila famiglie che tra poco più di un mese non sapranno che fare”. Tutto è ora rimandato a martedì, quando inizierà la discussione sul Bilancio regionale e si tenterà, se il governo non dovesse dare risposte, di mettere una pezza con qualche escamotage.

La Sardegna torna a sorridere: un milione di euro per gli impianti dentali.

Se da un lato il centrodestra ha rispedito al mittente l’emendamento sugli ammortizzatori sociali, dall’altro ha approvato un emendamento con cui le casse regionali si svuotano di un milione di euro: serviranno a pagare gli impianti dentali ai sardi meno abbienti mancanti di canini, molari e incisivi. Si parla dello stesso emendamento stracciato in commissione appena ieri e, ventiquattr’ore dopo, riapprodato in Aula e approvato, grazie ai voti del centrodestra, per alzata di mano. Il documento, firmato dai consiglieri del Pd Giuseppe Cuccu, Franco Sabatini, Gianvalerio Sanna e dal capogruppo Giampaolo Diana, autorizza la spesa di un milione di euro, a valere sull’esercizio 2013, per il finanziamento del progetto universitario “Overdentar”. Ed è subito partita la bagarre.

“L’emendamento dichiarato decaduto ieri e ripescato misteriosamente per l’approvazione in Consiglio per finanziare il business degli impianti dentali – ha detto il consigliere del Psd’Az Giacomo Sanna, senza tanti giri di parole – è un’autentica truffa che getta ombre sulle poche cose positive fino ad ora prodotte con la legge finanziaria. Il blitz in Aula non serve a restituire il sorriso ai sardi ma a soddisfare gli appetiti di chi ha denti buoni per gli affari”.

“Avete fatto una cosa ignobile – ha attaccato Claudia Zuncheddu, di Sardigna Libera – condannando 33mila famiglie sarde il cui unico sostentamento è costituito dagli ammortizzatori sociali, e avete invece destinato un milione di euro alle dentiere. Vergognatevi”.

“Una cosa devastante – ha detto Giuseppe Stocchino, esponente di Rifondazione iscritto al gruppo Misto -. Finanziamo interventi di cui la Sardegna non ha bisogno, con un milione di euro per le dentiere e non riusciamo a mettere in campo azioni concrete per i lavoratori”.

Il centrodestra investe in formazione. Quella dei preti.

Dopo aver negato i fondi ai cassintegrati e fatto contenti i dentisti, la maggioranza è passata agli istituti religiosi. Per i prossimi tre anni ad esempio, il Pontificio Seminario regionale Sardo di Cagliari potrà contare, per formare i futuri pastori sardi, su 450mila euro. Poco meno, 350mila, andranno alla casa di riposo Divina Provvidenza di Sassari come ‘contributo straordinario’.

Flotta sarda, aeroporti, viabilità, varie ed eventuali.

Via libera dell’Aula anche alla Flotta sarda Spa, finanziata con cinque milioni di euro. “Prosegue la nostra battaglia di liberazione dei sardi dal giogo degli armatori – ha commentato Ugo Cappellacci -. Mentre attendiamo il via libera dell’Unione Europea, creiamo le condizioni per passare dalla sperimentazione ad una soluzione stabile per garantire quel diritto alla mobilità che qualcuno vorrebbe ridurre a benevola e solo eventuale concessione”. Sempre in materia di trasporti, la Regione acquisterà l’aeroporto di Arbatax-Tortolì.

Il Fondo unico degli enti locali sarà rimpinguato con 580 milioni di euro e sei milioni saranno stanziati in conto interesse per pagare i debiti contratti con le imprese dalla pubblica amministrazione. Reperiti anche fondi per il patrimonio culturale (18,8 milioni) e il sistema bibliotecario (9,6 mln), per estendere le agevolazioni sugli investimenti alle imprese del commercio, turismo e servizi (3 mln), per la realizzazione del 1/o lotto della strada statale Sassari-Alghero

Pablo Sole

sole@sardiniapost.it

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