La ‘controfinanziaria’ del centrosinistra: “Più risorse per lavoro e istruzione”

Con la pulizia del bilancio 2014 il centrosinistra conta di recuperare circa 300 milioni di euro, cioè il doppio della cifra rispolverata lo scorso anno. Per fare questo Pd, Prc e Sel sono pronti a dirottare risorse per lavoro, coesione sociale, formazione e istruzione e per un fondo straordinario per il riassetto territoriale in modo da mitigare il rischio idrogeologico effettuando una controproposta con i diversi emendamenti che saranno presentati già dalla prossima settimana in commissione Bilancio. “È una Finanziaria specchio di una legislatura fallimentare – ha spiegato in una conferenza stampa il capogruppo del Pd, Giampaolo Diana -. Noi l’avevamo già detto nella discussione sui vari Piani casa che occorreva utilizzare le norme e le risorse per mettere a norma gli edifici scolastici e invece assistiamo ai crolli nelle scuole e oggi anche all’interno degli uffici provinciali. Inoltre sulla Norma intrusa per l’abolizione dei Cda negli enti e agenzie, per la seconda volta il presidente ha avuto un anno di tempo e non ha fatto niente”.

Per Giuseppe Stocchino (Prc), è una Finanziaria “con tanti zero nei capitoli e segnata profondamente dalla campagna elettorale e dagli scontri nel centrodestra. Ma sui temi del lavoro niente soldi e poche idee”. “Gli indicatori continuano a scendere e questo significa che quello che finora è stato fatto è stato fatto male – sottolinea il capogruppo di Sel-Sl, Daniele Cocco -. Non si riesce neppure a dare risposte all’ordinario”. Secondo il vice presidente della Commissione Bilancio, Franco Sabatini (Pd), “dopo la cancellazione delle norme intruse sono rimaste due grandi proposte: il piano straordinario per il lavoro che cancella i capitoli ordinari dell’Assessorato del Lavoro, e il fondo per la competitività con l’abbattimento delle accise. Per togliere 8 centesimi alla pompa della benzina servirebbe un miliardo di euro”. Infine Gian Valerio Sanna (Pd) ha bocciato la Manovra perché “manca di spirito e di moralità”.

“A parte le dichiarazioni da campagna elettorale, le opposizioni non hanno indicato da dove si dovrebbero recuperare 300 milioni, a meno che non intendano lasciare senza stipendio la quasi totalità dei dipendenti regionali”. Così il presidente della Regione, Ugo Cappellacci e l’assessore della Programmazione, Alessandra Zedda, replicano alle opposizioni sulla Legge di Bilancio 2014. “Come ogni anno gli esponenti dell’opposizione si lanciano in dichiarazioni spericolate e demagogiche che parlano di numeri inesistenti per cambiare la Finanziaria – affermano Cappellacci e Zedda in una nota congiunta -. Dopo attente ricognizioni e dopo un percorso che ha coinvolto enti locali, parti sociali e associazioni di categoria, abbiamo destinato le risorse disponibili verso settori strategici pensando al bene esclusivo delle imprese e delle famiglie e al sostegno degli enti locali”. “Condividendo le decisioni con tutti i settori – proseguono – abbiamo scelto di garantire il completamento dei programmi di sviluppo e gli investimenti portati avanti in questi anni, confermando i 580 milioni per il Fondo Unico per gli enti locali, a completare il programma sulle opere cantierabili, gli interventi straordinari delle politiche per il lavoro, la riqualificazione delle principali infrastrutture e i trasferimenti per fronteggiare le emergenze sociali e sanitarie non ultima quella dell’alluvione che ha colpito la nostra Isola”. “Abbiamo inoltre annunciato già dalla prima audizione in Commissione Bilancio – concludono Cappellacci e Zedda – che avremo rivisto le integrazioni sui capitoli cosiddetti a ‘zero’ compatibilmente con le altre risorse obbligatorie. Il tutto tenendo in debita considerazione i vincoli imposti dal Patto di Stabilità che forse sfuggono a PD, Sel e Prc”.

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