Fase 2, Deiana (Anci) difende i sindaci: “Scaricata su di loro la responsabilità”

È intervenuto anche il presidente dell’Anci Sardegna, Emiliano Deiana, sullo scontro tra i sindaci e il presidente della Regione, Christian Solinas, dopo la nuova ordinanza che ha scatenato grosse polemiche (Leggi qui). Deiana smorza i toni, ma chiarisce alcune questioni di fatto difendendo i sindaci e la linea della prudenza, adottata in controtendenza rispetto alla Regione. “Nell’ultima ordinanza il governatore utilizza l’indice R(t) medio regionale di 0,48 e cita protocolli Inail approvati il 12 maggio e ha fatto bene”. Ma fatta questa premessa per riportare il rapporto istituzionale a toni più miti, Deiana precisa che “si tratta di due riferimenti che non erano nella disponibilità dei sindaci né il 2 maggio né il l’8 maggio visto che l’indice Rt non calcolabile non significava minore di 0,5 e i protocolli Inail non c’erano ancora”.

LEGGI ANCHE: Fase 2, il pasticcio notturno di Solinas: c’è la mini ordinanza che sfida i sindaci

Secondo Deiana, dunque, non esistevano gli estremi per aprire l’11 maggio come previsto nella precedente ordinanza del governatore. In questi dieci giorni, ha chiarito, “i sindaci hanno agito dentro un sistema di ‘guerra’ per interposta persona fra Stato e Regione per una settimana di differenza sulla parziale riapertura delle attività dopo la serrata di marzo. I Comuni erano (e sono) l’anello debole, insieme agli esercenti, di tutta la catena, e su di loro è stata scaricata una responsabilità impropria in un momento delicato come quello della ripartenza”.

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