Oggi la Giunta regionale, su proposta dell’assessore del Bilancio Raffaele Paci, ha autorizzato l’utilizzo dei primi 150 milioni di euro di riserve erariali per abbattere il debito pubblico della Sardegna, dopo che il Governo con il ddl Stabilità aveva riconosciuto all’Isola il diritto a trattenere il ricavato delle cosiddette riserve erariali, ovvero le tasse finalizzate esclusivamente all’abbattimento del debito pubblico. “Avevamo fatto una promessa e la manteniamo – conferma l’esponente della Giunta – da oggi i sardi hanno l’assoluta certezza che il loro sacrificio, quello di pagare più tasse come imposto dal governo, è effettivamente destinato a estinguere solo ed esclusivamente i debiti maturati in Sardegna. È un risultato importante, che lo stesso Consiglio regionale ci ha chiesto di portare a casa attraverso l’ordine del giorno unitario approvato all’unanimità lo scorso 2 ottobre. Dunque i soldi dei sardi rimangono ai sardi – ribadisce Paci – E allo stesso tempo viene fortemente ribadita la sovranità della Sardegna in materia di entrate così come stabilito dal nostro Statuto”. Le riserve sono previste a partire dal 2014 e sino al 2018 e per l’Isola ammontano a circa 230 milioni all’anno.
Gli architetti sardi al neo-assessore Spanedda: “Serve una nuova e organica legge urbanistica”
“Facciamo gli auguri all’assessore e confidiamo che si possa aprire una collaborazione e un confronto continuativo e costante…