A cura di Matteo Mascia
Ore 18,18. Negli uffici del comitato elettorale di Cappellacci si scioglie la tensione. I visi di qualche sostenitore vengono solcati dalle lacrime.
Ore 18,13. “Il 6 per cento di Mauro Pili è segno dei tempi. C’è chi ha preferito fare un ragionamento carrieristico e chi pensa a costruire qualcosa per il bene dei sardi e della Sardegna”, questo il commento di Ugo Cappellacci sul risultato ottenuto dal deputato di Unidos Mauro Pili, competitor candidato alla guida di una coalizioni di liste civiche.
Ore 18,07. “Ho pagato il prezzo di essere stato al governo per cinque anni. Io ho la coscienza a posto e sono convinto di aver messo in campo le giuste risposte per una Sardegna in difficoltà. Qualora ci siano i margini sono pronto ad offrire la mia collaborazione al centrosinistra. Ovviamente marcando le distanze rispetto al Pd ed ai suoi alleati”, questa una delle dichiarazioni rilasciate da Ugo Cappellacci ai giornalisti presenti nel suo comitato.
Ore 17,59. Clima da stadio per l’arrivo di Cappellacci nella sede del suo comitato. “Abbiamo perso, questo non modifica di un millimetro le nostre posizioni – spiega il governatore – Saremo in Consiglio e faremo opposizione. Da domani politica con passione in favore della Sardegna e dei sardi”. Il presidente uscente non ha lesinato critiche per il comportamento di Mauro Pili e svela un retroscena: “Pigliaru mi ha chiesto se il dato fosse consolidato. L’ho subito rassicurato”.
Ore 17,13. Salvatore Cicu, deputato di Forza Italia, ha rivolto pesanti critiche al modo in cui è stata gestita la campagna elettorale: “Ci è mancata un’organizzazione, una ramificazione ed una presenza sul territorio. Questa sconfitta deve favorire un ragionamento interno al nostro movimento. Dobbiamo essere più presenti”. Cicu non nasconde l’entusiasmo per la risposta arrivata dal “popolo di Forza Italia”.
Ore 17,00. “Dobbiamo capire le ragioni dell’astensionismo e studiare le percentuali, comprendere perché non siamo stati in grado di convincere i sardi”, queste le dichiarazioni di Salvatore Cicu, primo big del centrodestra isolano ad essersi presentato nella sede del comitato elettorale di Ugo Cappellacci.
Ore 16,44. Pierpaolo Cassoni, responsabile regionale dei giovani di Forza Italia, va in controtendenza. “Ritengo prematura la telefonata di Cappellacci. Evidentemente, il Presidente ha informazioni che noi non abbiamo. Io continuo a raccogliere dati da tutte le Province sarde. Il margine per migliorare esiste”.
Ore 16,35. La notizia della telefonata tra Cappellacci e Pigliaru si è rapidamente diffusa nella sede del comitato elettorale. I più stretti collaboratori del governatore uscente confermano la debacle del centrodestra.
Ore 16,30. Ketty Corona, dirigente di Sardegna Ricerche, commenta i risultati di tutte le liste: “Non posso che esprimere delusione per il numero di preferenze destinate a candidate donne – spiega l’esponente vicina a Forza Italia -. Probabilmente avremo meno consigliere regionali rispetto all’attuale legislatura. Una sconfitta per tutta la Sardegna”.
Ore 16,16. Primi mal di pancia nel quartier generale del centrodestra. Qualcuno fa notare che numerosi voti disgiunti sarebbero stati rintracciati su schede in cui era espressa la preferenze per liste alleate a Forza Italia. Un trend riscontrato anche in diversi seggi del capoluogo sardo.
Ore 15,22. La sede del comitato elettorale di Ugo Cappellacci si è improvvisamente rianimata. I componenti dello staff hanno ripreso a raccogliere i dati provenienti da tutte le sezioni dell’Isola. I dati di Oristano – dove il centrodestra sarebbe in vantaggio – autorizzano il cauto ottimismo di qualcuno. Altri si augurano che Pigliaru scenda sotto il 40 per cento, soglia che gli consegnerebbe il premio di maggioranza previsto dalla nuova legge elettorale.
Ore 14,32. Nel comitato di Cappellacci hanno fatto nuovamente capolino alcuni dei più stretti collaboratori del governatore. Per la prima volta nel corso della giornata è comparsa anche Ada Lai, capo di gabinetto in viale Trento. I dati sul voto disgiunto vengono registrati con molta amarezza. “Il disgiunto è stata l’arma che fu usata contro Soru”, ha spiegato sconsolato un componente dello staff.
Ore 13,52. Nella sede di Ugo Cappellacci sembra serpeggiare un “rompete le righe”. Hanno abbandonato le scrivanie degli uffici di via Dante diversi collaboratori del Presidente ed alcuni militanti del movimento giovanile di Forza Italia. La voglia di mettere qualcosa sotto i denti ha prevalso su quella di scoprire l’esito della consultazione elettorale. Nessuno sa se il governatore verrà a rilasciare delle dichiarazioni alla stampa. (ma.ma)
Ore 13,34. Negli uffici del comitato elettorale di Ugo Cappellacci sono spariti tutti gli emissari dei partiti del centrodestra. Sono rimasti solo due delegati della lista Zona franca, Fabrizio Fadda e Vincenzo Bodano. “Noi abbiamo ottenuto una piccola vittoria – spiega Fadda – la questione fiscale è entrata al centro della propaganda di tutti i candidati alla presidenza. Sicuramente non posso esimermi dal far notare la gestione approssimativa della comunicazione istituzionale. Tantissimi erano convinti che si potesse votare anche oggi. Una lacuna da addebitare alla Giunta uscente”. (ma. ma.)
Ore 13,00. L’atmosfera nella sede elettorale di Ugo Cappellacci è sempre più tesa. Continua l’attività di raccolta dei dati ma l’annuncio di un distacco pari al 10 per cento nelle proiezioni arriva come una doccia fredda. Alcuni dei più stretti collaboratori del Presidente hanno abbandonato lo stabile di via Dante da una ventina di minuti. (ma. ma.)
Ore 12,10. In via Dante arrivano i dati dal comune di Fonni. Cappellacci 1080 voti, Pugliaru 918. Verdetto accolto con molto piacere dagli addetti ai lavori, il comune nuorese è infatti considerato una roccaforte del centrosinistra. (ma. ma.)
Ore 11,53. Nel comitato elettorale di Cappellacci si inizia a capire che saranno decisivi i voti incassati a Cagliari e nei centri dell’hinterland. Sarebbe
ormai chiaro il testa a testa all’ultima preferenza tra il candidato del centrodestra e Pigliaru. Si attendono i dati provenienti dai quartieri cagliaritani di San Benedetto e Genneruxi, storici bacini per i partiti del centrodestra. (ma.ma)
Ore 11,07. Nel comitato elettorale di Cappellacci arrivano in maniera convulsa alcuni dati dal Sassarese. Ad Alghero e Sorso le liste del centrodestra sarebbero in netto vantaggio su tutti gli avversari. Risultati trascinati dalle preferenze incassate da Antonello Peru, consigliere regionale di Sorso, candidato con Forza Italia, Marco Tedde, ex sindaco della città catalana candidato sempre in FI e Pietrino Fois, consigliere uscente dei Riformatori sardi e presidente della commissione Bilancio del Consiglio regionale. (ma.ma.)
Ore 10,33. “Siamo moderatamente ottimisti, i voti sono quelli che ci aspettavamo. Ora non ci resta che attendere i risultati ufficiali”, questo il commento rilasciato da Franco Meloni, consigliere regionale dei Riformatori sardi ed ex manager dei Riformatori sardi, nella sede del comitato elettorale di Ugo Cappellacci. Meloni non manca di fare un rimprovero alla coalizione: “Se nei primi due-tre anni della legislatura avessimo fatto di più il risultato sarebbe potuto essere più netto”. (ma. ma.)
Ore 9,50. Nel quartier generale di Cappellacci arriva Giulio Steri, capogruppo dell’Udc in Consiglio regionale. L’esponente dello scudocrociato conferma il vantaggio del centrodestra a Maracalagonis e Budoni: “Stiamo parlando di due paesi in cui siamo tradizionalmente radicati”. (ma. ma.)
