Errore materiale della Commissione centrale elettorale: il Movimento Cinque Stelle non guadagna alcun seggio, a differenza di quanto diffuso ieri con la proclamazione del nuovo Consiglio comunale: l’M5s resta a quota due con Maria Antonietta Martinez e Pino Calledda. Non entra Antonella Piroddi che non strappa il posto ai Riformatori, i quali – sempre secondo l’errata informazione della Commissione (e non del Municipio) – avrebbero dovuto piazzare un solo consigliere anziché due. Invece tra i liberal democratici è confermata sia l’elezione di Pierpaolo Vargiu che quella di Giorgio Angius. Ma siccome il primo fa il deputato, sono praticamente certe le sue dimissioni dall’Aula di Cagliari: al suo posto verrà ripescato Francesco Raffaele Onnis, terzo per preferenze.
La sola novità arrivata dall’Ufficio elettorale è che Marco Benucci è il decimo consigliere del Pd e prende il posto di Grazia Maria De Matteis: il riconteggio delle schede gli ha dato ragione.
A questo punto, quando il Consiglio si insedierà – con molta probabilità l’11 luglio -, questa a seguire sarà la composizione, al netto dei possibili ripescaggi nel caso in cui qualche consigliere venga nominato assessore.
Pd: Guido Portoghese, Fabrizio Rodin, Rita Polo, Fabrizio Marcello, Benedetta Iannelli, Matteo Lecis Cocco Ortu, Davide Carta, Giorgia Melis, Rosanna Mura e Marco benucci. Sel: Francesca Ghirra, Matteo Massa, Alessio Alias e Andrea Dettori (631). Psd’Az: Gianni Chessa, Gabriella Deidda, Monia Matta e Lelio Lai. La Base: Marzia Cillocu. RossoMori: Filippo Petrucci. Partito dei Sardi: Roberto Tramaloni.
Per la coalizione di Piergiorgio Massidda, oltre all’ormai ex candidato sindaco e ai due Riformatori, entrano in Consiglio gli azzurri Stefano Schirru, Loredana Lai Alessandro Balletto. Per la “Civica Massidda“, Pierluigi Mannino e Antonello Floris. Fratelli d’Italia: Alessio Mereu. Popolari sardi: Federico Ibba. Nessun Dorma: Alessandro Sorgia. Ci sono infine i due M5s. Il totale è di 23 uomini e 11 donne. Massimo Zedda è il trentacinquesimo componente dell’Assemblea.