Massimo Zedda ha venti giorni di tempo per preparare la nuova Giunta. Il conto alla rovescia è cominciato ieri, quando sono stati proclamati i trentaquattro consiglieri dopo una seconda verifica delle schede. E c’è stato un errore della Commissione elettorale centrale che prima aveva diffuso la notizia del seggio strappato dal Movimento Cinque Stelle ai Riformatori, oggi invece la rettifica: i grillini restano due (Maria Antonietta Martinez e Pino Calledda), come i liberal democratici (Pierpaolo Vargiu e Giorgio Angius). L’unica novità è che Marco Benucci è il decimo eletto del Pd e scalza Grazia Maria De Matteis (leggi qui).
I venti giorni che la legge concede al sindaco per preparare la Giunta coincidono con l’insediamento della stesso Consiglio, la cui convocazione va fatta nei dieci giorni successivi alla proclamazione, più altrettanti vengono assegnati perché si tenga la prima seduta. Si arriva così all’11 luglio ed è probabile che Zedda se li prenda tutti, visto che il 9 e il 10 sono sabato e domenica.
Lo schema di quattro assessori a Sel, tre al Pd e due al Psd’Az potrebbe cambiare ancora. Questo perché la presidenza del Consiglio, inizialmente ipotizzata in quota dem, potrebbe andare a Sel. Precisamente a Francesca Ghirra, la più votata in città con 1.378 preferenze. La Ghirra non ha sciolto le riserve, ma non le dispiacerebbe affatto rappresentare l’Assemblea anziché entrare in Giunta. Se così fosse, Guido Portoghese, primo per consensi nel Pd (1.002), potrebbe fare l’assessore, a qual punto permettendo alla De Matteis di essere ripescata. Portoghese, che è un ingegnere trasportista, avrebbe la delega cucita addosso al proprio mestiere, andando a prendere il posto di Mauro Coni.
Nel Zedda bis sono obbligatorie quattro donne, ma il sindaco non esclude la possibilità di arrivare a cinque più quattro assessori maschi. Così, col primo cittadino, i due generi sarebbero ugualmente rappresentanti. Tuttavia, se i candidati uomini abbondano, più difficile è individuare la rappresentanza femminile. Ma per Zedda è una scommessa, un obiettivo che il capo del Municipio vuole centrare.
Zedda è intanto in attesa della decisione che prenderà Luisanna Marras, l’uscente dei Lavori pubblici a cui il sindaco ha chiesto di restare. L’assessora, altra dem di Cagliari, vorrebbe fare la nonna a tempo pieno, ma non ha dato ancora una risposta ufficiale.
Salgono invece le quotazioni di Yuri Marcialis, l’uscente dello Sport e della Comunicazione che sembrava fuori gioco. Ma l’elezione di Benucci, che a livello regionale fa parte della minoranza congressuale come Marcialis, porta a due i consiglieri di quella componente (l’altra è Rosanna Mura, ex La Traversata passata col consigliere regionale Pietro Comandini). E questo facilita, per quest’area dem, l’indicazione di un assessore , in accordo anche col resto del partito intenzionato a lavorare a Cagliari sotto il segno dell’unità.
Da qui all’11 luglio il sindaco continuerà a incontrare singolarmente i partiti per conoscere le proposte. Nel Psd’Az Monia Matta, moglie del consigliere uscente dem Francesco Ballero, resta nella rosa dei papabili per entrare in Giunta. Ma Gianni Chessa, coordinatore cittadino, è la prima scelta del partito. E Zedda è disposto a digerire il fatto che il sardista sia stato nella giunta di Emilio Floris.
Al. Car.
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