Ecoreati, deputati sardi contro l’air gun: “Presto mobilitazione e azioni eclatanti”

Deputati sardi contro l’air gun: pronta anche una mobilitazione e annunciate azioni eclatanti. “Con un blitz a scrutinio segreto di maggioranza e parte dell’opposizione il governo Renzi ha cancellato il reato penale per chi ricerca petrolio in mare con le bombe sismiche – attacca il deputato di Unidos, Mauro Pili – Pd, Centro democratico, Nuovo centro destra, Udc, Scelta Civica e Forza Italia hanno cancellato a scrutinio segreto il reato penale relativo all’utilizzo delle bombe sismiche per cercare petrolio nei mari, a partire da quello sardo”. “Rimandare al Senato il ddl sugli ecoreati è un errore – sottolinea da parte sua il deputato di Cd, Roberto Capelli – Avremmo dovuto approvare oggi alla Camera in via definitiva il testo senza modifiche. Così invece l’esecutivo mette in imbarazzo la sua maggioranza. L’air gun per la ricerca di petrolio in mare va vietato e non si capisce perché dall’oggi al domani si sia cambiato idea. Noi in Sardegna sappiamo bene quanto sia deleterio, per l’ecosistema marino, per la pesca e dunque per la stessa economia, perché lo abbiamo già sperimentato – argomenta Capelli – Il gioco non vale la candela nemmeno sul piano del ritorno economico perché i costi sono sostenibili solo con giacimenti grandissimi, che in Italia non esistono. Ecco perché non possiamo arretrare, anzi servono pene durissime per chi commettere reati contro l’ecosistema. Chi colpisce l’ambiente colpisce l’uomo”. E’ Pili a farvi portavoce delle prossime proteste. “Da oggi – annuncia il parlamentare sardo – rilanciamo la mobilitazione dura su questa partita e siamo pronti ad azioni eclatanti se non saranno bloccati tutti i progetti che riguardano i mari sardi oggetto di questi tentativi maldestri di liberalizzare la tecnica delle bombe sismiche. Si tratta di una mobilitazione obbligatoria – spiega – che abbiamo il compito di intraprendere per non lasciare la Sardegna al dominio totale di gruppi di potere e dello stesso Stato che ormai da tempo considerano l’Isola una vera e propria pattumiera dove scaricare tutti i progetti più nefasti e invasivi dalle basi militari alle aree chimiche, per finire con le ricerche petrolifere a suon di bombe sismiche”.

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