Dopo la super Provincia tirrenica, ecco la super Città metropolitana

Non 8 Comuni ma 17. Questa la composizione della futura Città metropolitana di Cagliari. La proposta è della commissione Riforme.

Sarà una riforma con taglia ‘maxi’, quella sugli enti locali. Dopo la super Provincia tirrenica, che potrebbe mettere insieme il Nuorese, la Gallura e l’Ogliastra, ecco la super Città metropolitana, con base a Cagliari e formata da 17 Comuni anziché da 8.

A volere la taglia ‘maxi’ è la commissione Riforme del Consiglio regionale che dalle 15,30 torna a riunirsi per discutere il più sofferto ddl del centrosinistra, quello scritto dall’assessore agli Enti locali, Cristiano Erriu, e che la giunta di Francesco Pigliaru ha approvato a gennaio 2015. Di quel testo, però, non è rimasto quasi nulla. La commissione lo ha stravolto, arrivando a una nuova versione che per sintesi chiamiamo la numero 2 e che un mese fa sembrava definitiva, dopo essere stata concertata con gli stessi uffici di Erriu. Adesso, però, spunta l’ennesima variazione.

La modifica in questione riguarda appunto la Città metropolitana di Cagliari. Nella versione numero 2, Erriu ha previsto 8 Comuni, quelli confinanti col capoluogo: Sestu, Quartu, Quartucciu, Selargius, Monserrato, Elmas, Capoterra e Assemini. Ma la commissione Riforme ci ha ripensato. In due tempi: prima proponendo di portare la composizione a 16 e poi scommettendo su un’ulteriore aggiunta, fino a 17.

Se la linea dovesse passare, nella Città metropolitana entreranno anche Sinnai, Settimo, Decimo, Maracalagonis, Pula, Sarroch e Villa San Pietro. Il 17° Comune sarebbe Uta, perché ha il carcere e fa parte del Consorzio industriale del Sud Sardegna.

Francesco Agus, il presidente dell’organismo consiliare, dice: “La composizione a 17 è la più corretta in termini di governance del territorio, visto che tra i centri interessati esiste già una programmazione contenuta nel Piano strategico intercomunale. Non solo: questa area vasta è legata da una fitta rete di relazioni e processi economici che vanno solo riconosciuti da un punto di vista amministrativo, attraverso la Città metropolitana”.

In serata si conosceranno nei dettagli le decisioni che la commissione ha cominciato a prendere per trasformare in legge la riforma degli enti locali. Oggi si tratterà di darsi un ordine dei lavori, quindi di calendarizzarlo. La data ultima per l’approvazione è il 30 novembre: entro la fine del mese prossimo (inizialmente la scadenza era stata fissata al 30 ottobre), il Consiglio regionale dovrà approvare il testo normativo per non incorrere nelle sanzioni previste dal Governo nazionale. Le multe saranno pesanti e si tradurranno nel blocco dei finanziamenti.

Alessandra Carta
(@alessacart on Twitter)

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share