Dg in Regione, un valzer annunciato: ecco i cambi sicuri e quelli probabili

Si cambia. Non tutto ma qualcosa sta per prendere un’altra forma. È questa la prima indiscrezione che filtra da ambienti politici sulle nomine dei direttori generali in Regione, uno scacchiere che il centrodestra ha composto in maniera quantomeno bizzarra in questo primo anno e mezzo di legislatura, per via dei contratti semestrali e non almeno triennali, come invece impone il decreto legislativo 165 del 2001 (qui l’approfondimento di Sardinia Post). Fatto sta che a fine mese scadono quasi tutti gli incarichi prorogati lo scorso dicembre. E ci saranno novità nei nuovi mandati che la maggioranza deve assegnare a breve, come risulta dalla pubblicazione della nuova manifestazione di interesse deliberata dalla Giunta il 23 giugno.

La novità più ghiotta riguarda il Crp, il Centro regionale di programmazione, una delle due cassaforti della Sardegna (l’altra è la finanziaria Sfirs). Al momento gli uffici di via Cesare Battisti a Cagliari (sede anche dell’assessorato al Bilancio), li guida una Dg a tempo, Francesca Lissia, che da quasi un anno fa la sostituta dalla sostituta, visto che aveva preso il posto di Graziella Pisu, a sua volta scelta al posto dello storico Dg Gianluca Cadeddu, uno che aveva superato indenne più cambi di coalizione, timonando il Centro di programmazione dapprima con Renato Soru presidente, poi con Ugo Cappellacci e infine ottenendo una nuova benedizione da Francesco Pigliaru.

Al Crp, stavolta, andrà l’attuale Dg di Aspal, Massimo Temussi, altro manager che non deve prendere lezioni da nessuno quanto alla capacità di sopravvivere a qualunque tempesta politica. Prima di atterrare all’Agenzia regionale per le politiche attive del lavoro, Temussi in Regione ha cominciato facendo nel 2010 il Dg all’assessorato alla Sanit,à guidato allora da Antonello Liori, quota An; poi il passaggio negli uffici del Lavoro, quindi la prima nomina all’Aspal come commissario, sempre in quota centrodestra, e da allora l’ingaggio convinto da parte del centrosinistra e dalla ex titolare dem della delega, Virginia Mura.

Chi prenderà il posto di Temussi al Crp non è dato saperlo. Non ora, almeno. Ma si tratta di una casella pesante che il centrodestra deve riempire da qui ai prossimi giorni, non fosse altro che l’emergenza Covid-19 lascerà a terra talmente tanti lavoratori, da rendere plausibile la necessità di un piano straordinario di interventi a sostegno dell’occupazione. L’ipotesi più probabile è che la scelta spetti a Forza Italia, visto che l’assessorato di riferimento, quello al Lavoro, cui spetta la super visione di Aspal, è in mano all’azzurra Alessandra Zedda.

La seconda novità riguarda il Turismo, dove l’attuale Dg Angela Maria Porcu, graditissima all’assessore Gianni Chessa, dovrebbe rinunciare a proseguire il mandato. A palazzo la staffetta più accreditata (ma non si tratta di una scelta definitiva) parla di un ingresso di Umberto Oppus che, a qual punto, lascerebbe vuota la casella degli Enti locali, dove Oppus, direttore in aspettativa di Anci Sardegna, lavora attualmente. Non senza grane: si ricordi su tutto il duello con la Dg della presidenza, Silvia Curto, che in piena pandemia l’aveva obbligato ad annullare la circolare sulla pesca (leggi qui).

Gli altri Dg sembra che siano al sicuro, sebbene non per tutti, sempre stando a quanto filtra da ambienti politici, il guidizio sarebbe positivo. Ma sino a quando nessuno parla ufficialmente o le caselle non cambiano, vale la ‘presunzione di innocenza’, quindi tutti vanno considerati bravi allo stesso modo, tanto da restare in sella. Compongono lo scacchiere della Regione, oltre quelli già citati: Alessandra Camba (Area Legale); Cinzia Lilliu (Centrale regionale di committenza); Antonio Sanna (Distretto Idrografico); Riccardo Porcu (Affari generali); Antonio Pasquale Belloi (Protezione civile) Marcella Marchioni (Servizi finanziari); Maria Ersilia Lai (Urbanistica); Giulio Capobianco (Agricoltura); Angela Maria Porcu (Turismo); Piero Teodosio Dau (Lavori Pubblici); Roberto Doneddu (Lavoro); Giuliano Patteri (Industria); Giorgio Onorato Cicalò (Pubblica Istruzione); Renato Serra (Beni Culturali); Marcello Tidore (Sanità); Francesca Piras (Politiche Sociali) e Gabriella Massidda (Trasporti).

Non sono invece in scadenza né la dirigente a tempo del Personale, Silvia Cocco, né la Dg dell’Ambiente, Andreina Farris, entrambe nominate sino al 2022. Salvo sorprese dell’ultima ora, tutti gli attuali manager che stanno concludendo il mandato parteciperanno alla nuova manifestazione di interesse, con l’obiettivo di ottenere la conferma dell’incarico. E dovrebbe trattarsi di contratti finalmente in linea con la normativa, quindi almeno triennali. Sullo sfondo resta il blitz che la Guardia di finanza ha fatto una settimana fa negli uffici dell’assessorato al Personale, dove i militari hanno portato via tutta la documentazione relativa alle nomine della Curto e di Belloi, per i quali sotto Natale, nel 2019, vennero cambiati i requisiti, attraverso la cosiddetta leggina ‘salva-Dg‘. Contro i due è anche aperto un doppio ricorso al Tar.

Al. Car.
(@alessacart on Twitter)

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