Crollo 554, l’Anas: “Pronto progetto di ricostruzione”. Pili: “Esposto a Corte Conti”

L’Anas ha in corso di predisposizione il progetto per il consolidamento del versante e la ricostruzione del corpo stradale della Statale 554, chiusa al traffico dal 13 marzo all’altezza del km 3,100, nel territorio comunale di Quartucciu. Il progetto prevederà la realizzazione di un’opera di sostegno al piede del rilevato e di un sistema di drenaggio profondo. L’avvio delle procedure di affidamento dei lavori è previsto entro il prossimo mese di maggio”. Lo annuncia, in una nota, l’Anas intervenendo così sulle polemiche seguite al crollo del manto stradale e alla conseguente chiusura della Statale, che ha portato la Procura di Cagliari ad aprire un’inchiesta

“Nell’ambito del progetto di risanamento del versante e del corpo stradale – precisa l’Anas – stiamo studiando la possibilità di realizzare una prima fase dell’intervento che consenta di ripristinare quanto prima la viabilità, con una corsia per senso di marcia, sulla sola carreggiata in direzione Cagliari, in modo da alleviare i disagi all’utenza per il prossimo periodo estivo. Tali soluzioni provvisorie verranno prospettate dall’Anas all’Assessorato ai Lavori Pubblici della Regione Autonoma della Sardegna nel corso di un incontro programmato per i prossimi giorni. L’Anas aveva avviato già da tempo una campagna di studi e di indagini geognostiche e geofisiche, attraverso la facoltà di Ingegneria dall’Università di Cagliari, anche mediante apposita strumentazione (celle piezometriche ed inclinometri) posizionata in prossimità dell’area interessata, per individuare le cause del dissesto della Statale 554 ‘Cagliaritana’. I dati ad oggi disponibili evidenziano una superficie di scivolamento del versante alquanto profonda (circa 10 metri dal piano stradale). Tale movimento, corrispondente presumibilmente ad una frana preesistente alla costruzione dell’opera, è stato probabilmente riattivato dalle intense precipitazioni degli ultimi anni”. “Il tratto di strada denominato Nuova SS 554 – prosegue l’Anas – è stato aperto al traffico a luglio 2004 per la carreggiata in direzione di Cagliari, e nel 2005 per la carreggiata in direzione Villasimius. Nel corso degli anni, ogni volta che si sono manifestate deformazioni del corpo stradale, Anas ha effettuato interventi di ripristino, mediante sostituzione del materiale del rilevato e stesa di conglomerato bituminoso. Tali interventi sono stati effettuati non certo per nascondere cedimenti ma per consentire il transito in sicurezza in attesa di acquisire gli elementi necessari per individuare l’intervento risolutivo. La statale 554 è stata chiusa al traffico a marzo in entrambi i sensi di marcia, tra i km 0,000 e 6,500, a causa dell’aggravarsi del fenomeno franoso del versante su cui appoggia il rilevato, che ha subito un’improvvisa accelerazione in concomitanza con le abbondanti precipitazioni piovose dello scorso inverno”.

Pili: “Danni per 20 milioni, pronto esposto”. Un esposto-denuncia alla Corte dei conti per i crolli sulla Statale 554. Lo ha presentato questa mattina il deputato di Unidos, Mauro Pili. “Si configura un danno erariale di non meno di 20 milioni di euro – attacca Pili – si tratta di una previsione in difetto considerato l’intervento realizzato male con gravissimi errori progettuali e realizzativi e tutte le conseguenze sull’intera area, compreso il danno al turismo e ai cittadini costretti a file interminabili sin dalla prossima stagione turistica”. Pili all’attacco: “Chi ha sbagliato progetti, indagini, collaudi e realizzazione deve pagare sino all’ultimo euro. La vergogna della 554 non può e non deve passare nel dimenticatoio degli uffici dell’Anas o del ministero delle infrastrutture. La Corte dei conti deve intervenire urgentemente per far risarcire il disastro compiuto nella realizzazione di quella strada compreso il danno al territorio e allo sviluppo turistico. Si apra immediatamente un’indagine contabile sul danno provocato alle casse dello Stato sulla gestione dell’arteria viaria”. “Appare evidente – prosegue il leader di Unidos – che su questa vicenda bisogna andare sino in fondo proprio perché troppo spesso la vertenza infrastrutture è stata schiacciata dalla rassegnazione dei tempi lunghi e infiniti in alcuni casi. Bisogna ripristinare il principio dei tempi certi e soprattutto su questo particolare tratto occorre imporre interventi rapidi e urgenti, strutturali e non da tappabuchi. E’ evidente che su questo tema proseguiremo in un’azione incessante per controllore e monitorare tutti gli interventi”.

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