Crisi al Comune di Alghero, l’Udc: “Sindaco in solitaria”. Bruno: “Falsità”

Al Comune di Alghero la crisi è ufficialmente aperta. A certificarla, dopo l’ennesimo scivolone in aula della maggioranza, cui anche ieri sera è mancato il numero legale per l’assenza dei tre consiglieri dell’Udc, è il documento diramato dai diretti interessati, Alessandro Loi, Monica Pulina e Donatella Marino. “L’apparente calma manifestata dal sindaco nasconde una crescente insofferenza in ampi settori della maggioranza, causata dal mancato coinvolgimento delle forze politiche – spiegano – L’Udc ha concorso in maniera determinante alla vittoria di Mario Bruno e non può più accettare che si prosegua così”. In questo anno e mezzo “le scelte sono state in gran parte assunte in solitario o con il concorso di pochi – dicono i dissidenti – senza concertazione con le forze politiche e con ampi strati della società algherese”. Espressa a più riprese la propria contrarietà, ora l’Udc presenta il conto: dalle concessioni del suolo pubblico alla creazione del centro sociale nell’ex caserma di via Simon, passando per l’aumento della tassa di soggiorno, “non discussa in maggioranza e con gli operatori e approvata dopo l’abbandono dei lavori di Giunta dei nostri assessori”, spiegano i consiglieri, che respingono al mittente “le illazioni di chi ci addebita una fantomatica corsa alle poltrone”. Loi, Pulina e Marino chiedono “democrazia e collegialità prima di tutto” e attendono “dal sindaco un’immediata verifica sull’attuazione del programma e un immediato cambio di rotta sui metodi di governo”.

A stretto giro è arrivata la replica del primo cittadino. “Il metodo di governo è sempre stato il coinvolgimento -. ha detto Bruno -. Assessori e maggioranza sono chiamati sistematicamente al lavoro collegiale, le decisioni si concordano nelle riunioni con spirito democratico e secondo i programmi”. Tra i punti più contestati, il regolamento sulla concessione del suolo pubblico. “È stato redatto col contributo di tutti nell’ambito di una delega assessoriale dell’Udc”, sentenzia il sindaco. Quanto all’ex caserma di via Simon, “mai pensato a un centro sociale – dice – è allo studio il bando per il distretto della creatività, per le associazioni no profit cittadine”. Sui ritocchi all’imposta di soggiorno, altro tema contestato, “inferiori alle altre località turistiche italiane – precisa Bruno – sono stati decisi in maggioranza col parere contrario dell’Udc e rispondono alla necessità di una svolta nel decoro urbano, servono ingenti risorse dopo i 2 milioni di tagli statali e il mancato finanziamento regionale dei cantieri lavoro”. Elencati gli appuntamenti dei prossimi giorni, strategici per lo sviluppo di Alghero, il sindaco lancia una stoccata agli alleati. “La verifica è un termine da vecchia politica, ho detto ai consiglieri dell’Udc che se serve sono sempre disponibile all’incontro”, assicura. “Si va avanti nell’interesse della città, ma non a tutti i costi – avverte Bruno – sinché ci saranno i numeri e la volontà di governare”.

(Foto: Piazza Sulis in Alghero, autore Alessio Sanna)

 

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