“Ugo Cappellacci va condannato a tre anni per il crac della municipalizzata di Carloforte”. Questa la richiesta del Pm Giangiacomo Pilia al Gup Roberta Malavasi al termine della requisitoria. Il reato contestato è quello di bancarotta. I fatti risalgono al periodo 2003/2006, quando Cappellacci, in diversi periodi, ha ricoperto il ruolo di presidente del consiglio di amministrazione della municipalizzata.
Pilia ha sollecitato inoltre la condanna a tre anni di reclusione per Antonio Graziano Tilocca, attuale presidente della Sfirs, la ‘finanziaria’ della Regione e, al pari di Cappellacci, al tempo dei fatti contestati presidente del Cda.
Da condannare, secondo il Pm, anche amministratori e sindaci della società con pene che vanno da 2 anni e dieci mesi a due anni per Caterina Simonetti, Battista e Achille Rivano, Francesco Luxoro, Paolo Brigaglia, Caterina Arca.
L’inchiesta era partita dopo che la municipalizzata aveva fatto segnare perdite per due milioni di euro. Sotto la lente della Procura sono finiti i bilanci del quadriennio 2003/2006, quando il Cda era appunto guidato da Cappellacci.
Il 19 novembre parola alla difesa.