“Coniglio regionale”, la rivolta delle donne

“Il solstizio d’estate da oggi sarà ricordato come il giorno dell’eclissi dei diritti delle donne”.

“Il solstizio d’estate da oggi sarà ricordato come il giorno dell’eclissi dei diritti delle donne”: poche ore dopo che il Consiglio regionale ha bocciato, con scrutinio segreto, la doppia preferenza di genere per la legge elettorale, non si contano più critiche e commenti al vetriolo da parte della società civile e politica sarda.

Una decisione prevedibile, secondo la consigliere di Parità della Regione Laura Moro, mesa in atto da “una minoranza arrogante ed egoista di uomini senza qualità: “Ora occorre reagire, chiamare a raccolta le associazioni, i movimenti, gli organismi, i cittadini che credono veramente in una democrazia paritaria ed intervenire immediatamente, mettendo in campo tutte le azioni che la nostra Costituzione ed il nostro Statuto speciale ci garantiscono”.

Di eclissi per questo 21 giugno parla Anna Rosa Zedda, commissaria per le Pari Opportunità al Comune di Cagliari: “Ieri sera abbiamo assistito allo sgretolamento dei diritti delle donne nel Consiglio Regionale, ribattezzato da qualcuno “Coniglio Regionale”. I consiglieri “conigli”, prosegue la Zedda, hanno cancellato l’impegno politico e sociale del mondo femminile sardo lungo secoli di storia. Con un semplice gesto della mano nascosta in uno apposito cassettino hanno tarpato le ali a migliaia di donne sarde riportandole ad un ruolo prettamente di subalternanza e non di dirigenza”.

Un gesto che contraddice l’indicazione emersa nelle ultime elezioni politiche e comunali che hanno visto triplicata la presenza femminile in politica grazie proprio allo strumento della doppia preferenza di genere nelle votazioni: “E’ pazzesco e inaudito che il consiglio regionale abbia rigettato un principio già accolto nel paese, commenta così Carmina Conte, promotrice del Coordinamento per la Democrazia Paritaria e Partecipata che negli ultimi mesi ha organizzato incontri e iniziative sul tema. “Ciò che è accaduto peserà per sempre come una bolla di infamia su quella che dovrebbe essere l’assemblea legislativa e rappresentativa sarda”.

Antonella Siragusa, presidente dell’associazione Aidda per le donne imprenditrici e dirigenti d’azienda, sottolinea che quanto è accaduto ieri in consiglio è “Un colpo al cuore: la doppia preferenza di genere farebbe sentire tante voci diverse, non solo una parte dell’elettorato: un valore aggiunto per la nostra società, considerando che uomini e donne hanno modi di vedere e di agire diversi”.

Luisa Marilotti che è stata per nove anni Consigliera di Parità della Regione parla di una classe politica impaurita dal cambiamento: “Dobbiamo considerare che la società si sta trasformando e che le donne rivendicano il diritto di partecipare attivamente alle decisioni di questo paese: una classe politica che ha paura del rinnovamento è inadeguata e debole”.

Parole forti quelle del deputato Michele Piras, che a proposito della bocciatura sancita dallo scrutinio segreto scrive in un post: “Una innovazione fortemente richiesta dalla società civile che il Palazzo ha rifiutato, nella peggiore delle maniere, la più ipocrita e vile: quella del voto segreto di un maschilismo pavido e prepotente, sordo e sempre conservatore. Ora la legislatura peggiore che la storia dell’autonomia ricordi può dirsi compiuta e completa. Un Consiglio regionale che andrebbe sciolto per sessismo: con procedura d’urgenza”. Michela Calledda, del coordinamento provinciale di Sel, affida il suo laconico commento dopo la serata di ieri a una battuta su twitter: “doppia preferenza degenere”.

Francesca Mulas

 

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share