Centrosinistra diviso sul termine delle candidature

Scontro nel tavolo del centrosinistra. La materia del contendere è il rinvio del termine sulle candidature per le primarie: Sel, Upc e Idv chiederanno agli alleati di andare oltre la data dell’8 agosto per il ritiro dei moduli delle firme e l’ufficializzazione dei candidati, per andare direttamente al 2 settembre, attualmente la data di chiusura della campagna di raccolta firme. Il Pd, però, ha delle resistenze su questo punto e vorrebbe procedere nel percorso già definito. Nel frattempo con un tweet la candidata del Pd Francesca Barracciu avvisa la coalizione: “Chi ha paura delle primarie? Giù le mani dalle date”.

La situazione, insomma, è ancora molto ingarbugliata e tre giorni potrebbero non bastare per venirne a capo. Ci sono almeno tre potenziali candidati che devono prendere una decisione definitiva. A Renato Soru – che aveva annunciato l’intenzione di non candidarsi ma potrebbe ripensarci – vanno aggiunti il presidente della provincia di Carbonia-Iglesias Tore Cherchi (la cui candidatura è stata sollecitata da diversi amministratori locali del Sulcis) e don Ettore Cannavera.

Quest’ultimo – secondo una ricostruzione che appare oggi su La Nuova Sardegna – avrebbe già chiesto un parere al Vaticano che avrebbe avviato una discreta e informale istruttoria per comprendere in quale contesto potrebbe prodursi la candidatura del sacerdote al governo della Sardegna. Le prime reazioni sarebbero state perplesse. Di certo è difficile che don Cannavera si metta in corsa se la sua candidatura non avrà un sostegno ampio e convinto delle forze della coalizione.

“Per noi il cronoprogramma stabilito è già annullato – ha spiegato all’ANSA il segretario regionale dell’Upc, Enrico Piras – occorre ricercare un candidato condiviso e siamo disposti a ragionarci insieme”. Dello stesso parere l’Idv che preme per una scelta unitaria del candidato che eviti battaglie interne ai singoli partiti, come il Pd, e propone il nome del costituzionalista Pietro Ciarlo. Anche Sel vorrebbe sfruttare agosto per convergere verso il minor numero possibile di candidati (“a questo punto potrebbero presentarsi in 10”).

Oltre ai due esponenti del Pd che hanno già manifestato l’intenzione di sottoporsi alla consultazione popolare (Francesca Barracciu e Roberto Deriu) si fanno ancora insistenti le voci sulla disponibilità del sindaco di Sassari, Gianfranco Ganau, e ora spunta anche il nome dell’ex presidente della Provincia di Carbonia Iglesias, Salvatore Cherchi, mentre restano basse le quotazioni per una possibile discesa in campo del presidente dell’Anci, Cristiano Erriu, mentre al di fuori del Pd c’è sempre l’ipotesi della candidatura ‘sovranista’ di Paolo Maninchedda. Nel frattempo resta in sospeso il confronto aperto con l’Irs che dopo un abbozzo di contatto con la coalizione di centrosinistra sembra tentennare, forse interessato all’apertura agli ‘amici indipendentisti’ fatta da Michela Murgia.

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