Centrodestra contro Legge casa: “Sarà mobilitazione sul territorio”

La Legge casa? “Una legge nata male e finita peggio”. Frutto di una “furia ideologica senza
giustificazioni” e per la quale sarà avviata una mobilitazione sul territorio, chiamando a raccolta gli operatori del settore e gli amministratori locali, canalizzando il malcontento con un’iniziativa ancora da decidere. Il centrodestra in Consiglio regionale punta il dito contro il centrosinistra e contro il provvedimento approvato ieri, con i soli voti della maggioranza.

Una legge che, secondo Forza Italia, Alleanza popolare, Riformatori, Partito sardo d’Azione e Fratelli d’Italia sarà presto segnata da una valanga di contenziosi perché le norme sono “confuse, contrastanti e di difficile attuazione”, tanto che “alcune parti della stessa maggioranza sono rimaste insoddisfatte del provvedimento”. In più “è l’ennesimo rinvio ad altra riforma, come è accaduto per la riforma sanitaria”.

“Sul piano politico il presidente Pigliaru sta ripercorrendo la strada del predecessore Renato Soru e si sta tornando al sistemino noto che non risponde a situazioni omogenee – ha detto il capogruppo Fi, Pietro Pittalis – allora la smettano di darci lezioni di ambientalismo e cementificazione. Questa legge non ha nulla del piano casa che i sardi conoscono che si è tradotto in circa 40 mila permessi nel comparto, un volume affari di circa un miliardo di euro e che non ha generato alcun intervento speculativo – ha aggiunto – la scadenza al 31 dicembre 2016, infine, toglie tutte le giustificazioni su norme che sarebbero dovute essere a regime. e che hanno scontentato anche la patte fondamentalista e ambientalista”.

Secondo Attilio Dedoni (Riformatori) “non sarà facile applicare questa legge. La stessa Cna ha detto ieri che la ripresa viene da lontano cioè dal Piano casa”. Poi un inciso sulle riforme: “per ora abbiamo assistito solo ai commissariamenti delle asl e una legge che rivisita il piano casa”.

Gianluigi Rubiu (Ap) ha evidenziato “i miglioramenti introdotti da alcuni emendamenti del centrodestra. Sulle zone E poi la loro norma è dettata da ragioni puramente ideologiche”. Secondo Angelo Carta del Psd’Az, “la maggioranza ci ha portato a discutere un provvedimento nè urgente nè importante che poteva essere spostato più avanti. Invece abbiamo assistito ad ad una costruzione di muri per difenderci da qualcuno. Chi è il nemico? Forse sta nella stessa maggioranza che si presenta oggi disunita”.

Paolo Truzzu (Fdi) ricorda che è “passato un anno e le leggi che sono state fatte non hanno prodotto alcun risultato: sanità, personale e burocrazia, ora legge casa, ma in un anno in Consiglio non abbiamo dedicato una seduta al lavoro. Se questa è la competenza dei tecnici meglio che torni la politica”.

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