Claudia Lombardo su Cappellacci: “Vergogna! Specula sull’alluvione”

Violentissimo scontro istituzionale ai vertici della Regione. Il governatore minaccia le dimissioni, Claudia Lombardo lo accusa di speculare sulla tragedia.

Cappellacci minaccia le dimissioni per due emendamenti cassati dalla presidenza della Consiglio regionale e la replica di Claudia Lombardo non si fa attendere: “Vergogna!”, ha tuonato l’esponente di centrodestra.

La cronaca. Il governatore si è detto pronto a lasciare la guida della Regione qualora non venisse approvato un disegno di legge che riprende i due emendamenti proposti dalla Giunta e dichiarati oggi inammissibili dalla Presidenza del Consiglio. “Il primo è quello relativo alle disposizioni per rendere pienamente operativa la Protezione Civile, con il centro funzionale, sul quale la Giunta già a settembre aveva deliberato, e i distaccamenti territoriali; il secondo era finalizzato a eliminare radicalmente la possibilità di concedere l’abitabilità per gli scantinati“.

“Sono stati cassati – ha detto Cappellacci – per un puro e semplice formalismo terminologico, che non ha alcun senso dinanzi a questioni sostanziali di primaria importanza. Presenterò immediatamente un disegno di legge che riprende tutti questi temi e, se non dovesse essere approvato, rassegnerò le dimissioni, determinando così lo scioglimento del Consiglio e la fine anticipata della Legislatura”.

Durissima la reazione della presidente del Consiglio Claudia Lombardo. “Vergogna!”, si legge in una nota. “Non si può speculare su un dramma come quello dell’alluvione, che ha colpito tragicamente la nostra Regione, per squallide e demagogiche operazioni di propaganda politica. Purtroppo, non è la prima volta che il Presidente Cappellacci propone norme pur sapendo che non possono trovare accoglimento per le modalità seguite. Ma questo non sorprende, visto che è palese l’esclusivo interesse del Presidente della Giunta per i roboanti annunci e per gli strumentali scontri istituzionali, piuttosto che per il raggiungimento del risultato. Infatti, se questo fosse stato il reale interesse del Presidente Cappellacci avrebbe evitato quanto accaduto, seguendo l’indicazione data dalla sottoscritta nella Conferenza di capigruppo di questa mattina, ovvero di predisporre un Disegno di legge organico da sottoporre immediatamente al parere del Cal (indicazione che non è un puro formalismo ma un obbligo di legge oltre che un dovere di correttezza istituzionale) per andare poi in aula entro martedì prossimo”.

“Credo – ha concluso Lombardo – che il Presidente della Giunta faccia bene a dimettersi, senza alcun indugio, per aver atteso un tragico evento come quello dei giorni scorsi per portare all’attenzione del Consiglio un provvedimento a cui tiene tanto a parole, ma del quale non si è avuta traccia nei cinque anni del suo mandato”.

Durante la seduta in aula, il Consiglio ha stanziato oltre 12 milioni di euro per l’emergenza alluvione. Le risorse sono contenute in una leggina approvata nel pomeriggio. Si tratta di 2,019 milioni messi a disposizione dal Consiglio anche con l’azzeramento dei fondi destinati ai gruppi, e di dieci milioni a carico della Giunta Cappellacci che ha così raddoppiato lo stanziamento di 5 milioni annunciato nelle ore immediatamente successive all’ondata di maltempo.

Oltre ai 12,019 milioni di euro, nella contabilità speciale del Bilancio regionale verranno riversati il 95% degli utili netti delle società partecipate e in house della Regione. Tra queste compaiono la Sfirs, l’Arst, Sardegna It, Sardegna Ricerche e le società di gestione degli aeroporti isolani. Su questa norma, presentata dal Pd sotto forma di emendamento alla legge, la Giunta è andata sotto. Dopo la richiesta di voto segreto l’assessore al Bilancio Alessandra Zedda, a nome dell’esecutivo, aveva espresso parere contrario, ma la maggior parte dei consiglieri (36 favorevoli, 26 contrari e un astenuto) ha poi dato il via libera.

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