Caos seggi, deciso anche il nome del quarto nuovo consigliere: è Lampis (Fdi)

La Giunta per le elezioni snobba il parere del costituzionalista Massimo Luciani: il Consiglio ricomincia con 60 consiglieri e non 59.

La Giunta per elezioni del Consiglio regionale snobba il parere del costituzionalista Massimo Luciani e decide il nome del quarto onorevole che andrà a sostituire Modesto Fenu, il zonfranchista del centrodestra decaduto per ordine dei giudici amministrativi il 21 luglio scorso insieme a Efisio Arbau (La Base), Michele Azara (Idv) e Gavino Sale (iRs). A prendere il posto di Fenu sarà Gianni Lampis, candidato coi Fratelli d’Italia nel Medio Campidano alle Regionali del 2014 e primo dei non eletti stando al verbale dell’Ufficio centrale elettorale, come più volte anticipato. Intanto in via Roma la ripresa dei lavori, annunciata ieri dal presidente Gianfranco Ganau, ha una data: l’Aula è convocata per martedì alle 10. Ci sarà subito la surroga dei consiglieri e il giuramento.

È una decisione con sorpresa quella che arriva dalla seduta della Giunta per le elezioni rinviata da ieri a questo pomeriggio su richiesta del sardista Christian Solinas. L’esponente del Psd’Az, infatti, si era detto da subito contrario a riprendere l’attività dell’Aula con 59 consiglieri anziché 60, come scritto nel parere di Luciani. Non solo: per il costituzionalista sarebbe spettato sempre al Consiglio di Stato attribuire il quarto scranno rimasto libero con la sentenza. I giudici amministrativi, invece, si sono limitati a indicare i nomi degli onorevoli del centrosinistra perché nella doppia veste di ricorrenti e candidati.

Martedì, dunque, a giurare da consiglieri della Sardegna, oltre a Lampis saranno Gianfranco Congiu (Pds), Antonio Gaia (Udc) e Pierfranco Zanchetta (Udc). E se i voti di Lampis sembrano incontestabili, stando al verbale dell’Ufficio centrale elettorale, nella maggioranza di centrosinistra viene considerato già in bilico Gaia, il cui seggio è rivendicato dal Pd con Giampaolo Diana, l’ex ex capogruppo nella passata legislatura e pronto a fare ricorso.

Nella seduta del 4 agosto oltre ai giuramenti dei nuovi onorevoli sono già all’ordine del giorno l’iter di approvazione della legge su Sardegna ricerche e alcune variazioni di bilancio. Si discuterà anche di lingua sarda. In ogni caso le riforme che sembravano in bilico con la paralisi dell’Assemblea seguita al caos seggi, saranno discusse prima della pausa ferragostana.

Resta il fatto che non si può escludere un colpo di scena: Arbau, uno dei quattro consiglieri decaduti, ha sollecitato la sospensiva della sentenza che lo ha estromesso dall’Aula. Potrebbe succedere che un altro collegio di giudici amministrativi accolga la richiesta. Vorrebbe dire che il 4 agosto Arbau tornerebbe in aula insieme ad Azara, Sale e Fenu.

Questa la nota diffusa dalla Giunta per le elezioni, presieduta da Eugenio Lai (Sel). “Prendendo atto della sentenza del Consiglio di Stato che ha dichiarato decaduti quattro consiglieri regionali, è stata confermata la surroga dei tre onorevoli indicati nel dispositivo e si è deciso di individuare il quarto avente diritto nel candidato dei Fratelli d’Italia, Gianni Lampis”. Questo “ritenendo prevalente l’esigenza di una completa composizione dell’Assemblea regionale”, a differenza di quanto suggerito dal costituzionalista Luciani. Con Lampis in Aula salgono a due i Fratelli d’Italia, visto che uno scranno di via Roma è occupato (regolarmente) da Paolo Truzzu.

Infine, per liberarsi da ogni responsabilità rispetto a eventuali ricorsi, “la Giunta per le elezioni ha dato mandato al presidente del Consiglio regionale di individuare le più opportune azioni giurisdizionali, al fine di verificare se i consiglieri indicati in sentenza siano effettivamente gli aventi diritto”.

Al. Car.
(@alessacart on Twitter)

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