Il candidato emiliano ‘paracadutato’ nell’Isola, circola già un finto santino

Dopo la rabbia, la satira. I Leu sardi, che si sono visti paracadutare nell’Isola Claudio Grassi, scelto come capolista alla Camera nel collegio plurinominale del Centro-Sud, stanno facendo circolare un finto santino sul dirigente ex Sel imposto nell’Isola dal tavolo nazionale.

Grassi – classe ’52, emiliano, responsabile organizzativo di Sinistra italiana – ha proprio il paracadute sulle spalle, pronto ad ‘atterrare’ nella “Regione autònoma de Sardigna”, si legge. Il finto santino dà la misura esatta di quello che in Sardegna è diventato un vero e proprio caso politico: nel collegio del Centro-Sud, infatti, i sondaggi garantiscono ai Leu un’elezione sicura e per questo i dirigenti nazionali hanno imposto la candidatura di Grassi.

L’ufficialità sull’emiliano capolista è arrivata ieri e su tutti i social si sono scatenate le polemiche contro la decisione romana. Tanto che in tarda mattina Thomas Castangia, coordinatore regionale di Possibile, e il deputato uscente di Mpd-Art1, Michele Piras, hanno annunciato di ritirare la propria candidatura (leggi qui). Castangia sarebbe dovuto essere il terzo della lista nel collegio del Centro-Sud, mentre Piras avrebbe dovuto correre nella circoscrizione uninominale del Centro Sardegna (Oristano, Nuoro, Ogliastra).

Castangia e Piras hanno scelto di tirarsi fuori dalla corsa del 4 marzo perché il tavolo nazionale è andato contro la decisione presa dai Leu sardi che sulle liste avevano una linea unitaria. Il capolista nel Centro-Sud al posto di Grassi sarebbe dovuto essere il bersaniano di Mdp-Art1, Yuri Marcialis, assessore comunale allo Sport a Cagliari, e adesso spostato al Senato. Marcialis, a differenza di Castangia e Piras, non ha ancora deciso se accettare o meno la candidatura.

Di certo l’imposizione di Grassi nell’Isola è destinata a cambiare il gradimento verso i ‘Liberi e uguali’ che in Sardegna si aggiudicherebbero il seggio, se dovessero attestarsi intorno all’8 per cento. Ma adesso non è più sicuro che il partito mantenga lo stesso consenso. E questo avvantaggia indubbiamente il Pd che potrebbe riuscire a piazzare il secondo deputato: in lista c’è il dem uscente di Montecitorio, Francesco Sanna (leggi qui tutti i candidati del Partito democratico).

Alessandra Carta
(@alessacart on Twitter)

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