Hanno manifestato sotto il palazzo del Consiglio regionale i rappresentati dei lavoratori dell’aeroporto di Cagliari-Elmas per chiedere il soccorso della Regione. Gli esponenti dei sindacati Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uil Trasporti hanno accusato la Regione di essere “distratta rispetto alla situazione di crisi”. La società di gestione dello scalo di Elmas, la Sogaer, ha 600 dipendenti tutti in cassa integrazione ordinaria da marzo scorso. “È inaccettabile – ha spiegato il segretario regionale di Uil Trasporti, William Zonca – che oggi sia messo in discussione chi ha garantito il servizio e la mobilità dei sardi, per questo ci aspettiamo dalla Regione una compensazione”. Infatti, il settore del trasporto aereo “deve essere tutelato come tutti gli altri settori, giacché si tratta dell’anello fondamentale della catena economica e turistica della Sardegna“.
Ovviamente, ha fatto notare il segretario di Fit-Cisl, Michele Palenzona, “con il divieto della libera circolazione il traffico passeggeri è crollato del 70 per cento. Pensiamo che la Regione debba schierarsi al fianco dei propri aeroporti per programmare il proprio futuro”. Per Massimiliana Tocco, segretaria di Filt-Cgil, “l’aeroporto di Cagliari è stato operativo durante tutto il lockdown a proprie spese, questo ha generato una crisi importante che si protrarrà per qualche anno, ecco perché al più presto la Regione deve mettere in campo azioni a sostegno”