Bonifiche, l’Eni conferma 530 milioni. Su vendita Alcoa si tratta a New York

Per le bonifiche ci sono 700 milioni, tra risorse Eni e quelle della Regione. Intanto la trattativa Alcoa-Glencore si sposta a New York.

L’Eni ha confermato lo stanziamento di 530 milioni per le bonifiche Syndial a Macchiareddu e a Porto Torres”. Francesco Pigliaru lo dice durante l’incontro “È cominciato il domani?“, organizzato a Cagliari dall’associazione Isola Futura che ha riunito i volontari della campagna elettorale 2014. Sul tesoretto che sarà destinato alla riqualificazione ha dato l’ok l’amministratore delegato Claudio Descalzi, incontrato di recente dal governatore.

Ma il tema delle bonifiche vale anche un altro pacchetto di risorse che, stavolta, mette a correre la Regione nel Sulcis, attraverso la controllata Igea. E si tratta di “170 milioni“, mentre nel tribunale di Cagliari va avanti la trattativa tra Giunta e giudici per provare a salvare la società travolta di recente dallo scandalo che ha fatto finire in cella il sindacalista Marco Tuveri, ai domiciliari l’ex presidente Giovanni Battista Zurru, mentre per la segretaria Daniela Tidu è scattato l’obbligo di dimora. Le accuse, a diverso titoloanche per altri 63 indagati, sono peculato, turbativa degli incanti, truffa aggravata, voto di scambio e violazione delle norme sugli appalti.

Pigliaru ha anche annunciato lunedì 26 gennaio, a New York, si apre il tavolo tra Glencore e Alcoa, cioè la multinazionale svizzera potenziale acquirente dell’azienda di alluminio a Portovesme, proprietà appunto degli americani di Alcoa che a fine anno avevano chiesto e ottenuto lo spostamento del confronto in una delle loro sedi statunitensi. “Da mesi – ha sottolineato il governatore – siamo al lavoro per chiudere positivamente la trattativa. Con la Glencore abbiamo sottoscritto un protocollo che ha impegnato la Regione e lo Stato a garantire ai possibili nuovi azionisti prezzi vantaggiosi sui costi dell’energia“. E a proposito: Pigliaru ha fatto sapere che è in dirittura d’arrivo il nuovo piano regionale di settore. “Dalla precedente Giunta ne abbiamo ereditato uno malfatto, carente soprattutto nella parte relativa all’offerta sulla quale mancava un’analisi decente”.

Adesso bisogna aspettare l’approvazione della Finanzia 2015 (ancora all’esame della commissione Finanze del Consiglio regionale) per capire la reale destinazione delle risorse, visto che è potere dell’Aula modificare le poste messe a bilancio dall’Esecutivo nella manovra approvata il 9 dicembre scorso e che prevede, su tutto, di contrarre un mutuo da 600 milioni per sostenere, in chiave keynesiana, il rilancio economico dell’Isola attraverso il Piano delle opere pubbliche.

Al. Car.
(@alessacart on Twitter)

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