“Ho trovato una Sardegna con tanti problemi, una Sardegna che soffre la crisi, una regione ferita, ma al tempo stesso una terra forte che non si tira indietro. E ho trovato forza soprattutto tra le donne che ho incontrato, le imprenditrici per esempio, che quando sono cadute hanno trovato la forza di rialzare la testa”. E’ un primo bilancio della tre giorni sull’isola della presidente della Camera Laura Boldrini, oggi in visita a Nuoro.
La terza carica dello Stato è arrivata a piedi in piazza Salvatore Satta per visitare la casa di Grazia Deledda. Ad accompagnarla il sindaco Alessandro Bianchi. Bagno di folla e decine di strette di mano. Una donna si è avvicinata alla presidente e le ha fatto i complimenti per gli orecchini che le sono stati regalati ieri sera a Oristano. “Sono bellissimi – ha commentato Boldrini – per me un prezioso ricordo della vostra identitá e della vostra cultura”.
E sulla casa di Grazia Maria Deledda, la Boldrini ha commentato: “Questa è una casa che racconta la storia di una donna eccezionale, bello il modo in cui é stato ricostruito il suo mondo, con la sua camera da letto, le sue cose. Ho rivisto in lei una donna di cui bisogna andare fieri non solo in Sardegna ma in tutta la nazione”.
Durante la conferenza stampa, tenutasi poco dopo la visita, Boldrini è ritornata sul tema caldo della scuola: “La chiusura delle scuole anche nei piccoli paesi non è mai un buon segno, ma al contempo abbiamo l’esigenza di ottimizzare le risorse. Ho chiesto ai precari della scuola di essere cittadini attivi, collaborare con i parlamentari sardi perché trovino soluzioni a Roma”.
Boldrini ha poi incontrato le operaie nuoresi del tessile -protagoniste di un’aspra vertenza per la perdita degli ammortizzatori sociali- che l’hanno attesa in un fuori programma davanti alla chiesa della Solitudine a Nuoro. “E’ doveroso da parte mia stare qui, non solo dove ci sono applausi e vi ringrazio per il modo civile e cordiale di porvi nei miei confronti, segnalerò la vostra vertenza a Roma e me ne occuperò personalmente, lavorate però fianco a fianco con i vostri parlamentari perché portino con forza a Roma i vostri problemi. Inoltre elaborate proposte e cercate di trovare alternative”.
