Bancarella e slot per le donazioni: ecco come i Cinque Stelle si autofinanziano

Tazze per la colazione, magliette e cappellini. Tutto a dieci euro. Le spillette, invece, ne costano due. È la bancarella M5s organizzata alla Fiera di Cagliari, nella hall del padiglione dove alle otto di sera Luigi Di Maio ha preso la parola, nella sua seconda e ultima tappa cagliaritana prima del voto, il 4 marzo prossimo.

Nell’angolo dei gadget si alterna un gruppetto di militanti. Le spillette sono l’articolo che tira di più. E, una dopo l’altra, vengono comprate quasi tutte (saranno state una trentina). Il ricavato vale oro per il movimento: anche coi quei soldi i Cinque Stelle coprono i costi delle iniziative elettorali, dopo aver fatto della rinuncia al finanziamento pubblico ai partiti uno dei propri mantra.donazioni-m5s

Ma a Cagliari sono state portate pure le macchinette per le donazioni: macchinetta-donazioni-m5ssembrano quasi delle slot machine. Nella parte alta, di colore giallo, c’è la scritta “Visita anche il sito”. Nella seconda riga l’indirizzo web: “dona.ilblogdellestelle.it”. Poi un piccolo schermo sul quale scorrono le immagini-promo coi Di Maio e Di Battista che si alternano a ripetizione. Sotto ancora una frase-appello: “Dacci una mano”. E infine lo slogan di queste Politiche: “Partecipa. Scegli. Cambia”. Un militante aspetta accanto alla macchinetta e osserva: “Tutto trasparente, si mettono i soldi e viene rilasciata una ricevuta”.

Alla Fiera c’era anche una addetta al reclutamento dei rappresentanti di lista, ovvero i delegati dei partiti che assistono allo spoglio per vigilare sulla regolarità e, soprattutto, intervenire in caso di schede dubbie. Tra le 19 e le 21, però, lo sportello informativo è rimasto vuoto. (al. car.)

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