Autorità portuale Cagliari, la vera contesa è tra Deiana e Pinna

Nel porto del capoluogo sardo è libera la casella della presidenza. In cinque sono in corsa, ma la vera sfida è a due.

È tra Massimo Deiana e Gabor Pinna la vera contesa per la presidenza dell’Autorità portuale cagliaritana, anche se i nomi in corsa sono cinque in tutto, venuti fuori dalle terne presentate dai Comuni di Cagliari, Capoterra e Sarroch, più la Camera di commercio e la Provincia.

Deiana, come noto, è l’attuale assessore regionale ai Trasporti, ordinario di Diritto della navigazione, ora in aspettativa per via dell’incarico in Giunta. Ma proprio da esperto giurista (Deiana è stato anche preside nella facoltà di giurisprudenza), nel 2011 aveva presentato ricorso contro la nomina di Piergiorgio Massidda all’Autorità portuale, ente da cui l’ex senatore azzurro è stato rimosso definitivamente lo scorso dicembre con sentenza della Cassazione. Pinna, invece, è un dirigente della Sfirs, professione che, nel luglio 2013, gli è costata le dimissioni da assessore alla Programmazione nella Giunta di Cagliari, così come stabilito dal decreto anti-Corruzione che due anni fa ha fissato tutta una serie di incompatibilità tra incarichi.

Il nome di Deiana è presente in tutte le cinque terne stilate dagli enti che hanno il diritto di indicare i nomi dei papabili; Pinna, invece, è stato lanciato nell’arena dal solo Comune di Cagliari, su spinta del sindaco Massimo Zedda, legato a Pinna da una solida stima. I due sono stati entrambi ex Ds, sebbene oggi appartengano a partiti diversi: di Sel il primo cittadino, mentre l’ex assessore ha la tessera Pd.

Vien da sé che Deiana, entrato in Giunta in quota Cabras, sarebbe un presidente molto gradito alla Regione, con cui il ministero dei Trasporti deve concordare il nome del presidente. Tuttavia, il ruolo di Deiana nell’Esecutivo è insieme un vantaggio e un ostacolo. Infatti: se a Roma il nuovo ministro Graziano Delrio dovesse fare subito la nomina, Pinna sarebbe il prescelto, perché ha le mani libere da incarichi politici. Deiana, invece, avrebbe più difficoltà a mollare il posto in Giunta, specie adesso che il centrosinistra ha parlare di rimpasto dopo le amministrative del 31 maggio prossimo. Non solo: lo sponsor di Zedda su Pinna vale moltissimo, visto che il sindaco di Cagliari ha un rapporto privilegiato col premier Matteo Renzi, cui spetterà di fatto l’ultima parola anche sulla nomina alla Port Authority.

Quanto agli altri competitor formalmente in corsa, ecco l’ex consigliere regionale Chicco Porcu, più l’ex assessore ai Trasporti in Provincia, Vittorina Baire, e ancora lo stesso Massidda, messo nella terna dal contestato presidente della Camera di commercio, Giancarlo Deidda.

Quanto a Porcu, considerato in inverno il sicuro presidente, ci sarebbe un problema di requisiti. Per lui, comunque, si sta muovendo Gavino Manca, attualmente in carica nellla massima assemblea sarda, renziano della prima ora come Porcu, e molto vicino a Luca Lotti, uno dei fedelissimi di Renzi. Va infine ricordato che Porcu è indagato per peculato nell’inchiesta sui Fondi ai gruppi, e nemmeno questo elemento sembra deporre a suo favore.

Non risultano invece endorsement di peso né per la Baire né per Massidda. Va infine ricordato che Delrio, in teoria, può scegliere anche un presidente non indicato in nessuna delle cinque terne. Ma la politica non ha mai fatto uno “sgarbo” a se stessa. La Port Authority di Cagliari è commissariata da oltre un anno, l’incarico è stato affidato (e più volte prorogato) al comandante della Capitaneria, Vincenzo Di Marco.

Alessandra Carta
(@alessacart on Twitter)

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