Autonomia differenziata, dibattito a Nuoro: “Accentua le diseguaglianze tra Regioni”

Sala gremita all’Exmè a Nuoro per l’incontro organizzato da Italia in Comune giovedì 13 aprile sulla recente riforma Calderolil’Autonomia differenziata – e sul principio di Insularità in Costituzione. L’evento è stato ideato e coordinato da Sebastian Cocco, presidente del Consiglio comunale, che ha introdotto i lavori. Fabrizio Mureddu, già commissario dell’Università di Nuoro, ha inquadrato gli istituti dell’Autonomia differenziata e i
principi costituzionali interessati dalla riforma. Alessandra Todde, parlamentare M5s, si è concentrata sulle diseguaglianze che si accentueranno in misura crescente tra le regioni ricche e le regioni più arretrate economicamente, stigmatizzando la condotta della Regione Sardegna che ha dato l’assenso alla riforma senza coinvolgere il Consiglio regionale e la società sarda.

Aldo Berlinguer, professore ordinario di diritto comparato all’Università di Cagliari, ha posto l’accento sulla responsabilità della politica sarda nella mancata attuazione dell’autonomia speciale e ha illustrato le opportunità per la Sardegna nascenti dal principio di Insularità, pur riconoscendo che il concetto geografico e giuridico di Isola è tutto ancora da definire.
Antonello Menne, avvocato e docente all’Università Cattolica, ha sviluppato il suo intervento ricostruendo le fasi storiche e ideologiche degli ultimi tre decenni che hanno condotto al disegno di legge Calderoli, evidenziando la profonda iniquità delle ricadute del regionalismo differenziato sul diritto all’istruzione, alle cure, alla mobilità, al lavoro, al progresso. Menne ha concluso lanciando la proposta di una nuova assemblea costituente sarda, inclusiva e partecipata dai cittadini, dai corpi intermedi, dalle associazioni, dai luoghi del lavoro e della cultura perché si disegni una società moderna, consapevole e ispirata ai principi di solidarietà ed equità.

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