Attentati ai sindaci, Pigliaru ad Alfano: “Lo Stato abbandona l’Isola”

È atteso a minuti l’ingresso di Angelino Alfano nella sala del Consiglio provinciale di Cagliari, a palazzo Regio, nel quartiere di Castello, sede della Prefettura. Il ministro dell’Interno è in Sardegna per un vertice straordinario sulla sicurezza, dopo i tanti attentati agli amministratori locali. Tanto che l’Isola è cima alla classifica nazionale insieme a Puglia e Lazio. Dal 2010 si sono contati oltre 100 atti intimidatori. Ad attendere l’esponente del Governo, i vertici della Regione al completo, col governatore Francesco Pigliaru, il presidente del Consiglio, Gianfranco Ganau, e l’assessore agli Enti locali, Cristiano Erriu. In sala i sindaci, con la fascia tricolore: li guida Pier Sandro Scano, presidente di Anci Sardegna.L’incontro si concluderà con la firma di un “protocollo per la promozione e la diffusione della cultura della legalità”. Sono in tutto sei articoli. L’intesa avrà durata triennale. Tra le misure operative, “l’implementazione del controllo del territorio con il coinvolgimento delle polizie locali e il ricorso a sistemi tecnologici di vigilanza”, si legge.

Il vertice di Cagliari è stato aperto dal prefetto Alessio Giuffrida coi saluti al ministro. Poi l’intervento di Pigliaru che ha chiesto ad Alfano “di individuare misure concrete e operative” per fermare “gli atti intimidatori” e denunciato “il progressivo arretramento dello Stato dalla Sardegna con la chiusura di caserme, poste e uffici”.

Dopo Pigliaru è intervenuto Scano: “Spenti i riflettori su questo vertice – ha detto il presidente Anci -, si devi andare avanti nella tutela degli amministratori e dei cittadini con il potenziamento dell’intelligence”.

Quindi il ministro. “Lo Stato – ha cominciato Alfano – non lascerà solo quegli amministratori che con coraggio si oppongono alle pretese illegittime di taluni, messe in campo con la violenza”. Il titolare dell’Interno ha poi diffuso i dati su attentati e intimidazioni in Sardegna: dagli 85 del 2013 si è scesi a 75 nel 2014. In questo inizio di 2015 se ne sono contati 9. La provincia di Nuoro è quella più a rischio, con 64 attacchi negli ultimi tre anni.

Al. Car.

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