Assestamento di bilancio sulla Finanziaria di Cappellacci, il centrodestra: “Macelleria sociale di Pigliaru”

In commissione Bilancio è già guerra tra schieramenti per l‘assestamento da 205 milioni deciso dalla giunta di Francesco Pigliaru sulla Finanziaria di Ugo Cappellacci, ereditata dal centrosinistra dopo le elezioni del 16 febbraio. Ma a protestare è proprio il centrodestra che parla di “macelleria sociale vera e propria: siamo davanti a un provvedimento che rafforza ancora di più il convincimento che questa Giunta è inadeguata e irresponsabile”. Il capogruppo dell’Udc, Gianluigi Rubiu, si dice pronto a presentare emendamenti su “tutti i punti del disegno di legge” varato dalla Giunta e a fare una propria controproposta. L’assestamento a cui sta lavorando la Giunta arriva a 214 milioni se si contano i 9 di interessi legato all’autorizzazione di un mutuo per coprire il disavanzo 2013, creato sempre dal centrodestra.

Per il capogruppo di Forza talia, Pietro Pittalis, si tratta di un disegno di legge che “anziché preoccuparsi del momento di crisi che investe i settori produttivi, dà l’idea di un disinteresse totale, con il ricorso  ai tagli indiscriminati alle politiche sociali e per l’occupazione e a settori che il centrosinistra aveva considerato santuari intoccabili, come cultura, istruzione e università”. Pittalis richiama in particolare la sforbiciata di “36 milioni sui 40 previsti dalla giunta Cappellacci per il dissesto idrogeologico; i 10 milioni per indennizzi al mondo dell’agricoltura; i 12,5 del fondo per l’occupazione; i 12 milioni di fondi per la ricerca e il milione e 400 mila euro tagliati all’Isre di Nuoro. Questi tagli – ha aggiunto – sono colpa anche di Renzi, stiamo infatti recuperando 34 milioni per l’elargizione degli 80 euro”.

Così l’ex governatore Cappellacci: “Altro che bilancio positivo nel confronto con il Governo, la contropartita della presunta autorevolezza è un vero e proprio furto di autonomia ai danni delle famiglie e imprese della Sardegna. Credo sia venuta l’ora di suonare la sveglia o un bel campanaccio a questa Giunta“.

Secondo il capogruppo dei Riformatori, Attilio Dedoni, “questo assestamento nasconde le pecche di questo Governo regionale”, mentre l’esponente di Zona Franca Sardegna, Modesto Fenu, ricorda che “nulla si sta facendo sull’istituzione della free zone, passaggio fondamentale per la compensazione degli oggettivi svantaggi naturali dell’Isola rispetto agli altri territori nazionali e europei: le imprese non possono essere considerate pecore da mungere”. Paolo Truzzu (Fratelli d’Italia) parla di “fallimento della politica della Giunta che “per pagare gli 80 euro di Renzi i sardi devono sostenere un costo di oltre 63 euro”. L’ex assessore del Bilancio Alessandra Zedda afferma che nell’assestamento del centrosinistra non c’è “coerenza neppure sui principi ispiratori”. E l’ex assessore all’Agricoltura Oscar Cherchi punta il dito sul taglio dei 20 milioni per il ristoro alle aziende agricole colpite dall’alluvione, mentre Antonello Peru (Fi) denuncia che l’operazione comporta “un deciso aumento dei costi”.

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