Sono 561 gli emendamenti alla riforma sanitaria presentati oggi in commissione Sanità del Consiglio regionale: contengono le modifiche al ddl che istituisce la Asl unica (Asur), la cui entrata in vigore è prevista dal 1° settembre. In particolare i cambi rispetto al testo originale riguarda la serie di pesi e contrappesi per ridurre il potere del direttore generale, cui spetterà gestire un bilancio da oltre tre miliardi (leggi qui). Un tema, questo, sul quale ha lavorato anche la Giunta che, in totale, ha presentato una quarantina di emendamenti. La commissione, presieduta da Raimondo Perra (Psi) si riunirà domani per esaminare tutte le proposte di modifica. La discussione sul ddl comincerà invece martedì 26 luglio (l’inizio della seduta è fissato alle 10).
Da segnalare anche i 170 emendamenti presentati a firma di Forza Italia, “una riforma alternativa – dice il consigliere azzurro Ignazio Locci -, attuabile ed effettiva, a differenza di quella solo di facciata proposta dalla Giunta regionale”. Locci, che è componente della commissione Sanità, preannuncia “la battaglia in Aula sul disegno di legge”. Forza Italia propone uno schema a tre Asl: una nel Nord Sardegna, coincidente con le vecchie province di Sassari e Olbia Tempio; uno nel centro con Oristano, Nuoro e Ogliastra; la terza nel Sud con Medio Campidano, Carbonia-Iglesias e Cagliari. E come nel modello della maggioranza di centrosinistra ecco salvaguardati il Brotzu, le aziende universitarie di Cagliari e Sassari. Sul fronte delle emergenze-urgenze, gli azzurri propongono un dipartimento anziché una Asl.