La commissione Sanità ha detto sì al riordino delle Asl: con due mesi di ritardo rispetto alla tabella di marcia inizialmente prevista, ecco la riforma che porterà intanto all‘istituzione dell’Areu, l’azienda del 118, la dodicesima dell’Isola. Il testo è stato approvato in via definitiva dopo il parere favorevole del Consiglio delle autonomie locali (Cal), non senza uno strappo in maggioranza, visto che il Centro Democratico e il Partito dei sardi si sono astenuti, proprio in contrasto con la creazione della nuova Asl. Le due forze del centrosinistra hanno espresso dubbi sulla copertura finanziaria dell’Areu, fortissimamente voluta non solo dal capogruppo del Pd, Pietro Cocco, primo firmartario della proposta di legge, ma anche dal presidente del Consiglio, Gianfranco Ganau. E nei giorni scorsi anche il governatore Francesco Pigliaru si è detto convinto che unificare il 118 sia un passaggio necessario, dal momento che “la Sardegna ha pochi abitanti a fronte di un territorio molto esteso”. Pigliaru aveva poi sottolineato che l’Areu rientrerà in un complessivo piano di tagli in cui le Asl saranno ridotte. Voto cotnrario, in blocco, da parte dei partiti del centrodestra.
Ora la riforma passerà all’attenzione del Consiglio, la discussione dovrebbe cominciare entro la fine del mese. Dopo di che le Asl, ancora in mano ai manager scelti dal centrodestra nella precedente legislatura, potranno essere commissariate. La leggina è stata licenziata dalla commissione presieduta da Raimondo Perra (Psi), anche lui favorevole all’Areu. Nel pomeriggio, prima della votazione, c’è stato un minivertice tra l’assessore Luigi Arru e Pigliaru, probabilmente per fare il punto sui mal di pancia in maggioranza.
Questo il commento di Cocco: “Dopo un serio e leale confronto di idee e di discussione con tutte le parti politiche, sociali e gli addetti del settore, l’approvazione del testo è arrivata in tempi abbastanza brevi. L’articolato detta regole certe per l’assistenza e la rete ospedaliera, riduce le spese e offre ai cittadini dei territori possibilità di avere risposte che oggi trovano solo recandosi negli ospedali”. Così Efisio Arbau (La Base): “Adesso siamo pronti a fare il nostro dovere per migliorare in Aula il provvedimento assieme alla Giunta e a tutta la maggioranza”.
