Scontro sulle Asl, Arru: “Mai pensato alle dimissioni”

Le Asl da commissariare dividono il centrosinistra. Ma l’assessore alla Sanità, Luigi Arru, smentisce di essere mai stato vicino alle dimissioni.

Sulle Asl sprecone e da commissariare lo scontro nel centrosinistra è arrivato fino alla Giunta con l’assessore alla Sanità Luigi Arru che sembrava aver minacciato le dimissioni. Così nella serata di ieri, dopo che si era già consumato lo strappo tra il Pd e i partiti alleati nel vertice della mattina. Alle 14 di oggi la smentita dello stesso assessore: “Non ho mai lasciato né pensato di farlo”. Fatto sta che il nodo Asl non è sciolto e il presidente Francesco Pigliaru resta, secondo voci di palazzo, il primo oppositore della proposta di legge scritta dal capogruppo del Pd Pietro Cocco e portata in Giunta da Arru. Per Pigliaru quella bozza normativa è irricevibile visto che verrebbe creata una nuova Azienda sanitaria dedicata alle urgenze e alle emergenze. Obiettivo: gestire il primo soccorso. Con altre poltrone da assegnare.

Arru, dunque, smentisce “nel modo più assoluto” di essere stato pronto alla rottura. Ma il caso Asl va ancora risolto. Tutto ruota intorno alla proposta Cocco appunto, protocollata giovedì scorso e arrivata in commissione Sanità ieri. In buona sostanza, si tratta di una riforma del settore che in sette articoli riorganizza le Aziende sanitarie permettendo al centrosinistra anche di commissariare le Asl, nelle more del riordino.

La settimana scorsa la bozza normativa l’avevano sottoscritta pure i capigruppo dei partiti alleati che però, nel vertice di ieri mattina, hanno chiesto al Pd di poter scegliere la metà dei futuri commissari. Qui è scoppiato lo scontro tra il Partito democratico e  le forze più piccole delle coalizione. Cioè Sel, RossoMori, Partito dei Sardi, Centro Democratico, Upc, Psi, La Base e iRs. Ma sembrava finita lì. Invece Arru ha portato in Giunta il testo di Cocco, quindi la decisione di presentare le dimissioni dal momento che il testo non ha raccolto i consensi del governatore.

A leggere in filigrana i movimenti tellurici nel centrosinistra, emerge certamente un dato politico: sulla Sanità Arru sembra in sintonia col Pd, il quale, a sua volta, ‘accusa’ Pigliaru di fare asse coi partiti minori. C’è poi il ruolo di Gianfranco Ganau, il presidente del Consiglio regionale che ha contribuito a scrivere la proposta di legge. Ganau è stato il coordinatore del 118 nel Nord Sardegna, prima di diventare sindaco di Sassari. La nuova azienda per le urgenze e le emergenze, prevista all’articolo 3, viene infatti considerata una sua creatura.

Fatto sta che in commissione Sanità l’esame del testo sembra sospesa. Non si esclude che la riforma Cocco venga corretta, perché Pigliaru ha impostato la sua azione di governo sul taglio dei costi e degli incarichi. Sarebbe difficile far digerire agli elettori una moltiplicazione delle Asl che passerebbero da 11 a 12, comprese le due Aziende miste e il Brotzu. Tanto che ieri l’ex consigliere regionale dei Riformatori, Franco Meloni, proprio su questo fronte ha attaccato la maggioranza. Eppure nella precedente legislatura il centrodestra aveva mandato a casa i direttori generali nominati durante la giunta di Renato Soru nelle more di una riforma mai applicata, un riordino che avrebbe dovuto cambiare gli assetti delle Aziende miste. Ma passati cinque anni, tutto è rimasto uguale. Tranne la spartizione delle poltrone.

Alessandra Carta
(@alessacart on Twitter)

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